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Fuori dal gorgo

Gli italiani possono farcela

E' stata dura, infinitamente dura, in questi anni. Un massacro vero. Ma gli Italiani ne stanno venendo fuori, un po' alla volta, senza ricorrere alle sciocche ricette che guidano altri Paesi.

Non ci sono bolle: né immobiliari, perché in questi anni le nostre case hanno perso quasi un quarto del loro valore; né tanto meno finanziarie, perché i valori di Borsa sono ancora più che modesti.

Niente nuovi debiti da parte delle famiglie, che anzi hanno stretto la cinghia, riducendo i risparmi. Anche le imprese ne hanno fatti pochissimi di nuovi. C'è ancora da sbarazzarsi di una montagna di sofferenze bancarie accumulate nel passato, frutto di prestiti elargiti spesso con larghezza, e senza criterio, agli amici degli amici. Non c'è più niente da regalare a nessuno, e questo è un bene, anche se il credito è vitale per la crescita economica.

E' vero, insieme all'acqua sporca, in questi anni convulsi abbiamo gettato via anche molto di buono, con decine di migliaia di imprese fallite, centinaia di migliaia di professionisti in crisi, milioni di disoccupati e di giovani a spasso.

Ma la zavorra è stata buttata fuori dalla barca: naviga lentamente, ancora molto lentamente, ma non ha più pesi inutili a bordo.

Non sono ai soliti numeri del PIL che dobbiamo guardare, ma a quelli dell'export che si è consolidato, alla formazione del risparmio che continua, al debito verso l'estero che si riduce.

In America, la crescita economica è trainata ancora una volta dal debito. Le famiglie avevano raddoppiato il loro debito tra il 2000 ed il 2008, passando da 7,2 mila miliardi di dollari a 14 mila miliardi per via dell'impennata dei mutui immobiliari, lievitati da 4,8 mila miliardi a 10,6 mila miliardi di dollari. Alla fine del primo trimestre del 2017, il totale era arrivato a 14,9 mila miliardi, con un incremento complessivo di 900 milioni di dollari rispetto al 2008. Mentre i mutui immobiliari sono scesi a 9,9 miliardi di dollari (-700 milioni), il credito al consumo è aumentato di oltre il 42%, passando da 2,6 a 3,7 miliardi di dollari (+1.100 miliardi). Nel frattempo, è diminuito anche il risparmio netto delle famiglie americane: dal picco superiore di 828 miliardi di dollari raggiunto dopo la crisi nel 2015, si è scesi ai 531 miliardi del secondo trimestre del 2017.

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