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Libia, la politica italiana dei piccoli passi

Senza ingombranti presenze, prosegue il tentativo di riportare la pace


Nel frattempo, sulla posizione ancora debole del Presidente Al-Sarraj converge in modo pressoché unanime la comunità internazionale rappresentata dall'Onu. L'Italia lo ha sempre sostenuto, anche se da tempo ha cercato di ridurre le distanze con Haftar. Questa prima impresa, stando alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte a conclusione degli incontri avuti con Haftar nella prima serata della Conferenza, sembra stia riuscendo.

Il problema vero, però, è sempre stata la grande distanza tra Al Serraj ed Haftar. Anche su questo, a Palermo si stanno facendo dei passi in avanti, visto che Haftar ha affermato che "non si cambia cavallo quando si guada un fiume", accettando così che Al Serraj mantenga la Presidenza fino alle elezioni. La convergenza degli interessi di Usa e Russia a favorire un processo di pacificazione della Libia guidato dall'Italia sembra dare i primi frutti.

Non si era riusciti finora a mettere tutte le parti intorno al tavolo: meglio così, perché ci si siede solo quando si arriva ad un punto conclusivo delle trattative, anche attraverso incontri indiretti. Non è un caso che Haftar abbia affermato di essere pronto a incontrare "il primo ministro italiano e gli altri ministri europei", ma non gli esponenti delle altre delegazioni, con cui "non ho nulla a che fare". Vuole garanzie, prima.

La Conferenza di Palermo è una tappa della infinita maratona che l'Italia sta correndo da sola per riportare la pace in Libia dopo l'intervento anglo-francese dell'estate del 2011 volto a defenestrare, con la pesantissima copertura politica del Segretario di Stato americano Hillary Clinton, il Colonnello Gheddafi.

Gli sforzi compiuti dai governi italiani succedutisi in questi ultimi anni, soprattutto per merito del ministro dell'interno Minniti, che si è recato numerosissime volte in Libia per incontrare i diversi interlocutori. Per una volta, c'è continuità di intenti da parte delle compagini politiche succedutesi alla maggioranza ed al governo.

Senza ingombranti presenze, prosegue il tentativo di riportare la pace.

Libia, la politica italiana dei piccoli passi.
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