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UE, lascia o raddoppia

Il Recovery Fund si finanzia con nuove tasse, pari all'1% del PIL... o tagliando le spese


Chiedere, come ha fatto il Presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, una risposta straordinaria da parte della Unione europea, auspicandone una funzione straordinaria, surrogatoria e di sostegno agli Stati, significa auspicare un rafforzamento dell'attuale assetto geopolitico e della prospettiva di fare dell'Europa un soggetto autonomo rispetto agli USA.

Ma il Recovery Fund ipotizzato sollecitato dall'Italia, condiviso come importante ed urgente dal Consiglio europeo di giovedì 23 scorso, e per il quale si è dato mandato alla Commissione di definire entità esatta, metodo di finanziamento e tipologia di erogazioni, se prestiti o anche cotributi a fondo perduto, non è gratis: richiede il raddoppio del contributo degli Stati al bilancio della Unione, portandolo dall'1,2% al 2% del PIL. Il budget europeo del 2021-2027 passerebbe così da 1000 a 2000 miliardi di euro.

In pratica, per l'Italia si tratterebbe di un maggior esborso netto di altri 17 miliardi l'anno a partire dal 2017, considerando il PIL del 2019. O la pressione fiscale cresce, o si devono tagliare le spese. E tutto questo, a fronte di un prestito del MES-sanitario che varrebbe 34 miliardi, pure da rimborsare con gli interessi.

L'obiettivo del Deep State è utilizzare la crisi in corso per erodere ulteriori ambiti di autonomia da parte degli Stati europei, legandoli ancora più strettamente all'Unione. E' questo, e non tanto il nodo del nuovo debito e della solidarietà di fronte al rischio che ne deriva, il punto cruciale della partita in corso.

La alternativa è dirompente. Senza una risposta a livello europeo che innovasse gli strumenti in atto, il Presidente Conte ha affermato che "l'Italia farebbe da sola": è una conseguenza che si determinerebbe sul piano geopolitico, non certo una prospettiva di ordine solo finanziario. E' una affermazione che serve a far capire la portata della partita in corso, non a prospettare una alternativa cui si ambisce: sarà la forza delle cose, e della finanza internazionale, a trascinare l'Italia nella Anglosfera.

Il Memorandum che il Presidente Trump ha inviato l'11 aprile scorso a tutte le Amministrazioni sollecitandole ad intervenire a favore dell'Italia, "uno degli alleati più stretti e di vecchia data" è chiaro. L'Italia non va lasciata sola nel confronto con la Francia, la Germania, la Cina e la Russia.

L'Italia è un asset fondamentale, il pilastro della presenza strategica nel Mediterraneo.

Il Recovery Fund si finanzia con nuove tasse, pari all'1% del PIL... o tagliando le spese

UE, lascia o raddoppia
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