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Il Commissario è commissariato

Regioni, Sindacati e Ragioneria Generale si impongono su DPCM e Decreto rilancio

Altro che Troika, sempre in agguato, pronta a bloccare le iniziative del governo italiano per raddrizzarlo!

Altro che trappole parlamentari che sconsigliano confronti densi di incognite! E' pericoloso anche il voto di fiducia, con cui si fanno decadere tutti gli emendamenti e ci si esprime su un nuovo testo proposto dal Governo, che si fa beffe di tutto il lavoro fatto dalle Commissioni.

Per tre mesi, siamo andati avanti a forza di decreti legge "in bianco", che rinviavano ogni decisione ai DPCM, atti monocratici del Presidente del Consiglio, che vanno in Gazzetta dopo un Visto della Corte dei Conti: dai confinamenti alle zone rosse ed arancioni, dalle chiusure totali delle attività produttive non essenziali alle deroghe affidate ai Prefetti. Le Ordinanze della protezione civile ed i decreti del Ministro della salute hanno completato il quadro, blindando l'Italia.

Non contenti di queste prove di forza, c'è stato pure chi aveva proposto di Commissariare la Regione Lombardia, per punirla di una gestione assolutamente sconsiderata della epidemia: ha un "sistema" sanitario basato sulla centralità dell'Ospedale, organizzato solo per fare profitti tra convenzioni con i privati e viaggi della speranza di chi vive in Regioni meno attrezzate, ma assolutamente inidoneo a controllare sul territorio i fenomeni epidemici.

Al di là delle multe comminate ai cittadini senza una idonea autocertificazione, c'è stata ancora un'altra battaglia legale contro le Regioni, sia che agissero in senso più restrittivo come è stato per le Marche, sia che anticipassero la apertura di qualche esercizio commerciale come è stato per la Calabria: ricorsi al TAR ed annullamento.
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