Facebook Pixel
Milano 26-apr
34.249,77 +0,91%
Nasdaq 26-apr
17.718,3 +1,65%
Dow Jones 26-apr
38.239,66 +0,40%
Londra 26-apr
8.139,83 +0,75%
Francoforte 26-apr
18.161,01 +1,36%

I Predatori della Libertà

Chi ha i soldi ha già vinto: la Corte di Giustizia Europea tradisce il Liberalismo per il Liberismo


A maggior ragione, per garantire questa libertà, sono vietate le intese volte a restringere la concorrenza, i cartelli con cui si concordano i prezzi e gli abusi delle posizioni dominanti. Non solo è vietato costituire posizioni di monopolio, ma anche usare a danno dei concorrenti o della clientela una posizione dominante comunque esistente.

La lotta ai monopoli, il contrasto agli oligopoli collusivi, la apertura dei mercati ai nuovi entranti, il divieto di sussidi pubblici volti a mantenere in vita imprese altrimenti incapaci di reggere alla concorrenza o idonei a distorcerla sono principi che vanno al di là del Liberismo inteso come libertà assoluta, laisser faire: il Liberalismo impone la adozione di Regole che consentono di avere un Mercato sano. Altrimenti è la giungla, dove prevale il più forte a danno della collettività.

I principi di libertà previsti per l'iniziativa economica valgono a maggior ragione nel campo dei diritti personali, sociali e politici: la libertà di manifestazione del pensiero in ogni sua forma trova completamento nella libertà di stampa. Il pluralismo nel settore della informazione vale ancor più della tutela della concorrenza in campo economico.

Anche un monopolio pubblico nel settore della informazione televisiva e radiofonica, che pur fu giustificato in passato per via della impossibilità tecnica di garantire a chiunque un accesso alle frequenze radio, doveva garantire il pluralismo.
Condividi
"
Altri Editoriali
```