Si scontrano due visioni:
- la prima punta a riequilibrare la globalizzazione dell'economia reale. E' quella che è stata sostenuta dall'Amministrazione Trump, che con i dazi e le minacce politiche di ogni genere ha cercato di riportare le produzioni manifatturiere negli Usa al fine di riequilibrare i conti commerciali con la Cina, il Giappone, la Corea Sud, con i partner europei e soprattutto con la Germania. Non accetta che alcuni Paesi accumulino sempre nuovi attivi sull'estero e che gli altri debbano simmetricamente contrarre sempre nuovi debiti. Svalutare il dollaro sarebbe una follia, perché impoverirebbe coloro che hanno investito in questa divisa e che commerciano in tutto il mondo fidandosi sulla sua stabilità;
- la seconda punta su nuove forma di arricchimento e di speculazione: il mondo della finanza non ci sta a tenere in piedi un sistema produttivo basato sulle industrie tradizionali, che rendono sempre di meno, e ad investire a tassi infimi se non negativi nei titoli di Stato di mezzo mondo. Ha bisogno di attrarre investimenti verso nuovi settori, di nuovi prodotti finanziari come i Green Bond, ma per farlo occorre che la produzione tradizionale sia messa fuori legge.
Nel frattempo, con l'epidemia, il BigPharma fa subito grandi profitti.
Green, Smart & BioTechC'è Voglia di Nuove Bolle
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