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Rigore! Rigore! Rigore!

Dallo SPREAD al COVID: c'è chi acchiappa i soldi e chi dorme


E' ridicolo che ancora una volta ci facciamo sorprendere dalla rapidità con cui si attivano gli altri Paesi, anche i più piccoli come la Croazia o la Slovenia, per non parlare della ammanicatissima Danimarca che aveva presentato una domanda di autorizzazione il 12 marzo scorso, una settimana prima che la Commissione deliberasse il Framework, datato 19 marzo. Come poteva essere diversamente, considerando che a capo della DG Competition c'è la inossidabile danese Margrethe Vestager? Già, a pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si indovina.

Si sta ripetendo il copione del 2008, quando la Commissione varò un provvedimento di deroga per gli aiuti nel settore bancario, del quale approfittarono ampiamente e senza remore tutti gli Stati del Nord Europa, dalla Germania alla Francia, dal Belgio all'Austria. Misero in sicurezza i propri istituti, con ricapitalizzazioni, garanzie e sostegni di ogni genere.

L'Italia anche allora alzava le spalle, presuntuosa, sostenendo che nei bilanci non c'erano le porcherie varie che azzoppavano le concorrenti.

Quando il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti adottò uno strumento condizionato di sostegno, i famosi e costosissimi "Tremonti Bond", questi aiuti furono sdegnosamente respinti. Furono accettati solo da chi ne aveva disperato bisogno, ma che, pur di non pagare questo esoso tributo allo Stato, li rimborsò appena possibile in tutto o in parte.
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