Fecero così, rispettivamente, la
Banca Etruria ed il Monte dei Paschi di Siena, che emisero in sostituzione strumenti ben più pericolosi per partecipanti ed azionisti. La prima andò a gambe all'aria, il secondo perse altro denaro ed infine fu costretto ad accettare una ricapitalizzazione preventiva da parte del Tesoro.
Il
mancato sostegno all'economia, ed anzi la stretta feroce di bilancio adottata da Tremonti già nella estate del 2008 quando affermò di voler mettere in sicurezza i conti pubblici in vista della tempesta in arrivo,
hanno distrutto l'economia italiana. Ci pensò poi
Mario Monti, alla fine del 2011, a metterci il carico ed a farla
affondare definitivamente con un decreto dal titolo ironico, il "
Salva Italia" che imponeva patrimoniali di ogni genere, ed introduceva la riforma Fornero per le pensioni. Da allora non ci siamo ripresi: bisognava fare sacrifici a tutti i costi, essere duri senza risparmiare niente e nessuno, perché lo SPREAD ci mazzolava ogni giorno.
Quando arrivò il momento, per l'Italia, di provvedere con aiuti di Stato per rimpannucciare il nostro sistema bancario, con il Bail-out di cui avevano beneficiato gli altrui Paesi, la Commissione europea aveva già cambiato nell'estate del 2013 le regole. Era stata varata la direttiva BRRD, che prevedeva solo il
Bail-in: mentre
le altre banche erano state salvate, per le nostre fu un bagno di sangue.
Oggi è la stessa cosa: cambia solo lo scenario.
Invece dei Mercati che allora mazzolavano il debito pubblico, oggi è il Covid-19 che si abbatte implacabile sulle nostre vite.
Le crisi sono sempre le stesse, con gli identici meccanismi di allarme.
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