Facebook Pixel
Milano 19-apr
33.922,16 +0,12%
Nasdaq 19-apr
17.037,65 -2,05%
Dow Jones 19-apr
37.986,4 +0,56%
Londra 19-apr
7.895,85 +0,24%
Francoforte 19-apr
17.737,36 -0,56%

Le Guerre decidono le sorti delle Monete

Per il conflitto in Ucraina, c'è chi corre verso il Dollaro e chi lo abbandona

La Storia si ripete, e anche stavolta si annunciano grosse novità: il conflitto in Ucraina sta portando al decoupling monetario globale. Mentre la supremazia del dollaro si consolida ad Occidente, nel Resto del mondo si sta organizzando un nuovo assetto che cerca di prescindere dalla valuta statunitense.

Quando c'è una situazione di forte tensione tra le due Superpotenze nucleari, Usa e Russia, come accade in queste settimane per via della guerra in Crimea, c'è davvero mezzo mondo che sta correndo ad investire in dollari: la valuta statunitense è, per definizione, un porto sicuro.

Lo stiamo vedendo con il cambio dell'euro, che si indebolisce verso il dollaro e con le Borse americane che salgono mentre quelle europee tremano per le conseguenze della guerra e delle sanzioni. Vero è infatti che le imprese e le banche americane sono poco esposte verso la Russia e che l'America è ampiamente autosufficiente sia dal punto di vista energetico che sotto il profilo agricolo che alimentare.

L'Europa è in difficoltà estrema, come se non fossero bastate le difficoltà della post-pandemia e quelle dell'inflazione violenta quanto mai in trent'anni. Nessuno vuol dirlo, ma le prospettive per l'euro non sono affatto brillanti.

Ma c'è anche un movimento in senso contrario: per via della stessa guerra, e delle sanzioni comminate alla Russia ed ai suoi alleati dichiarati come la Bielorussia, una serie di Paesi si stanno invece allontanando dal dollaro.
Condividi
"
Altri Editoriali
```