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Banche: profitti e tassi

Se i depositi non rendono a sufficienza, vengono ritirati


Facendo un raffronto con altri impieghi monetari a breve termine, quello dei BOT italiani è passato da un rendimento nominale negativo che era del -0,49% del marzo 2021, ad uno ancora peggiore del -0,60% del marzo 2022, ad una impennata in positivo con il +2,94% nel febbraio scorso.

Questa diversa dinamica dei rendimenti sugli investimenti, che ha penalizzato fortemente la detenzione dei depositi bancari di conto corrente sia rispetto agli impieghi monetari a breve come i BOT, che rispetto a quelli a medio e lungo termina come i BTP, ha determinato di recente una riduzione dei depositi.

Considerando la clientela privata residente in Italia, i suoi depositi sono dapprima aumentati perché non vi erano impieghi alternativi remunerativi, passando dai 1.516 miliardi del marzo 2019 ai 1.602 miliardi del marzo 2020 (+ 86 miliardi) ed ai 1.751 miliardi del marzo 2021 (più ulteriori 149 miliardi) ed a 1.837 miliardi del marzo 2022 (più ancora ulteriori 86 miliardi), anche per via del blocco delle attività economiche determinato dalla epidemia di Covid: un record di aumento, per 321 miliardi. Da allora, i depositi sono scesi fino al livello di 1.783 miliardi del marzo scorso, con una riduzione netta di 54 miliardi in un anno.

Il picco dei depositi bancari della clientela residente fu raggiunto nel luglio del 2022, con 1.873 miliardi: da allora, in otto mesi, la diminuzione è stata di 90 miliardi di euro.

Analizzando l'andamento della situazione finanziaria delle famiglie italiane, si rileva che in precedenza, nel confronto tra il terzo trimestre 2021 ed il terzo trimestre 2022, la consistenza delle attività era complessivamente diminuita, passando da 5.122 miliardi di euro a 4.830 miliardi (-292 miliardi) , per via di una caduta del valore delle Azioni da 1.209 miliardi a 1.071 miliardi (-138 miliardi), di quello delle Quote di fondi comuni da 737 miliardi a 664 miliardi (-73 miliardi, di quello delle Assicurazioni vita e Fondi pensione da 1.172 miliardi a 1.044 miliardi (-128 miliardi), compensati da un aumento dei Biglietti, monete e depositi a vista presso il sistema bancario, passati da 1.172 miliardi a 1.225 miliardi (+53 miliardi).

Sembra che ci sia stata una corrispondenza diretta tra l'aumento di 53 miliardi di euro della consistenza dei depositi bancari delle famiglie, che era stato registrato tra il terzo trimestre del 2021 ed il terzo trimestre del 2022, e che era stato determinato da un contesto di tassi di interesse penalizzanti sui titoli del debito pubblico e da una situazione riflessiva dei mercati azionari e finanziari, e la successiva riduzione di 53 miliardi di euro che si è registrata tra il marzo 2022 ed il marzo scorso.
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