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Nature Restoration: è Guerra Continua all'Agricoltura

… premi all’Abbattimento delle mucche, Quote latte, Set Aside…

Bisogna essere onesti: il Pianeta nel quale viviamo è stato modellato dall'Uomo, che da millenni non fa altro che conformarlo alle proprie esigenze.

In agricoltura, modificando e selezionando in continuazione le varietà vegetali per corrispondere alle proprie esigenze alimentari; così accade nell'allevamento degli animali e nella pesca. I fiumi vengono regimati, i terreni spianati, le foreste abbattute. Dal sottosuolo vengono prelevati minerali per tutte le lavorazioni industriali ed i combustibili fossili, dal carbone al petrolio, al gas. Inutile parlare delle metropoli e del "consumo di suolo" occupato dalle costruzioni.

C'è un aspetto particolare che va considerato: oggi, l'agricoltura continua ad essere un comparto fortemente sussidiato da fondi pubblici, nonostante il numero di persone che vi lavorano sia divenuto estremamente esiguo. In Italia, nel 2022, risultavano occupate poco più di un milione di persone: la diminuzione complessiva delle unità di lavoro è stimata all'1,4% rispetto all'anno precedente, a sintesi di una netta flessione dei lavoratori indipendenti (-2,3%) e di un lieve incremento di quelli dipendenti (+0,3%).

La produzione totale della branca Agricoltura è stata di 72,4 miliardi di euro, di cui 39,5 miliardi relativi alla produzione di vegetali e 20,2 miliardi a quella zootecnica. A questi due fattori vanno aggiunti i servizi complementari, per altri 13 miliardi.

L'Istat ha rilevato che i prezzi dei prodotti agricoli venduti sono cresciuti in modo consistente (+19,1%). I prezzi dei prodotti delle coltivazioni sono cresciuti mediamente del 17,8%, con punte del 40,3% per i foraggi, 39,9% per i cereali, 21,2% per gli ortaggi freschi, 14,7% per gli agrumi, 13,5% per le piante industriali, 10,1% per il vino e 6,6% per la frutta fresca. Il prezzo medio dei prodotti zootecnici è risultato in forte aumento (+24,2%), spinto soprattutto dal rincaro di pollame (+33,4%), latte (+26,6%), carni bovine (+19,5%), suine (+18,4%) e ovi caprine (+10,6%).

Ma ancora più forte è stato il rialzo dei prezzi dei beni acquistati (+23,6%), principalmente per i fertilizzanti ed i combustibili.

Se, quindi, da un lato il valore corrente della produzione totale dell'agricoltura è aumentato del 18,2% (72,4 miliardi di euro contro 61,2 del 2021) dall'altro i consumi intermedi hanno subito un incremento del 23,1%; il valore aggiunto a prezzi correnti è aumentato del 14,2%. Al netto della variazione dei prezzi, nel 2022 la produzione dell'agricoltura si è ridotta dello 0,7% in volume e il valore aggiunto dell'1%.

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