A
livello europeo, nel 2020 il valore aggiunto prodotto dall'Agricoltura è stato di 178,4 miliardi di euro, pari appena all'1,3% del Pil dell'intera Unione. Gli occupati erano complessivamente 9,5 milioni.
Il
sostegno pubblico, in particolare quello della Unione europea all'Agricoltura è decisivo, ed è ancora oggi una componente fondamentale per il reddito di chi lavora nel settore,
arrivando in media al 22,3%. In Italia è più basso, visto che pesa solo per il 13%, ma il contributo medio per ettaro è stato di 381 euro.
L'
Agricoltura è un settore fortemente sussidiato per ragioni strutturali: la produzione è estremamente parcellizzata e la leva dei prezzi è sfavorevole. I coltivatori e gli allevatori subiscono infatti sia le politiche di prezzo praticate dai produttori di fertilizzanti, sementi, mangimi e carburanti, che rappresentano invece un insieme altamente concentrato, sia le decisioni dei gruppi di acquisto all'ingrosso e della grande distribuzione organizzata, cioè delle catene di supermercati. Sono dunque praticamente schiacciati tanto sul versante dei costi che su quello dei prezzi di vendita.
In queste condizioni strutturali, che si verificano praticamente dappertutto nel mondo e forse da sempre, ad ogni variazione in aumento dei prezzi dei prodotti agricoli si tende ad avere un aumento ancora più elevato della produzione, che determina un crollo dei prezzi nell'anno successivo. Al contrario, quando i prezzi calano, gli agricoltori e gli allevatori tendono a gettare la spugna, riducendo drasticamente le aree coltivate ed i capi di bestiame allevati: si crea penuria ed i prezzi aumentano.
Una altalena continua.
A voler semplificare, l'
Europa che conta 450 milioni di abitanti è sfamata dal lavoro in agricoltura e nell'allevamento di neppure 10 milioni di persone. In Italia il rapporto è ancora maggiore: un milione di persone ne sfama 58 milioni.
Il mondo dell'agricoltura e dell'allevamento è fortemente sacrificato non solo dal punto di vista economico ma soprattutto da quello sociale: lontani dalle città, mal serviti per i servizi. Sono dei veri e propri cittadini di serie B: vivere in campagna è poetico solo per chi sta in città e si lamenta dell'inquinamento e del traffico automobilistico.
Invece di stabilizzare i prezzi, con interventi sui mercati all'ingrosso, intervenendo con gli stoccaggi ed i consorzi agrari, il settore dell'Agricoltura subisce angherie continue: l'Unione europea ha adottato politiche ancor più distorsive del mercato. Quando c'era stata una eccessiva produzione di latte, ha imposto le quote di produzione, con multe salatissime e premi per coloro che abbattevano le mucche da latte. Poi ha fatto la stessa cosa con il vino, dando un premio per la "eradicazione della vite".
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