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Copyright, l'Authority sceglie la diplomazia

Commento
Copyright, l'Authority sceglie la diplomazia
(Teleborsa) - L'Authority per le comunicazioni da "una botta al cerchio ed una alla botte" e sceglie la mediazione sulla dibattuta questione del diritto d'autore. Le movimentazioni che hanno preceduto l'approvazione di un nuovo scema di regolamentazione hanno avuto qualche effetto, facendo cadere le misure che mettevano più a rischio le libertà d'espressione.

L'AGCOM ieri ha finalmente approvato la delibera dello scandalo, che aveva fatto alzare la voce all'opinione pubblica, protestando contro la censura e conducendo ad una vera e propria manifestazione di protesta, La Notte della Rete, tenutasi alla vigilia della decisione.

Nel testo è venuto meno il temutissimo potere di bloccare l'accesso ai siti internet, ma all'Authority resta comunque il potere di rimuovere i contenuti tutelati, su richiesta della parte lesa ed a causa di inerzia del gestore del sito. La tutela dinanzi all'organo di vigilanza, però, non è sostitutiva di quella giudiziaria, ma ha carattere alternativo, lasciando le parti libere di chiedere comunque il ricorso al giudice civile.

La normativa si divide in due parti: una dedicata alla promozione degli strumenti che favoriscono l'offerta legalizzata di contenuti coperti da copyright, l'altra dedicata appunto agli strumenti di tutela contro gli abusi.

"Abbiamo messo a punto un testo attentamente riconsiderato - ha dichiarato il Presidente dell'AGCOM Corrado Calabrò - dal quale sono state eliminate ambiguità e possibili criticità, fugando così qualsiasi dubbio sulla proporzionalità e sui limiti dei provvedimenti dell'Autorità e sul rapporto tra l'intervento amministrativo e i preminenti poteri dell'Autorità giudiziaria".

La delibera approvata ieri ed il testo della nuova normativa a tutela del copyright sarà soggetto ora ad una consultazione pubblica di 60 giorni, per consentire alla società civile ed a tutti gli interessati di formulare osservazioni e suggerimenti.
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