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Impregilo, scontro aperto fra Salini e Gavio ma niente rinvio

Finanza
Impregilo, scontro aperto fra Salini e Gavio ma niente rinvio
(Teleborsa) - Come previsto, l'arena dell'assemblea di Impregilo è infuocata, ma l'adunanza non è stata rinviata come previsto. I due soci Gavio e Salini si sono presentati ben riforniti di deleghe, praticamente inutili per quel che dovevano servire. Gavio ha catalizzato 1,5 milioni di voti e Salini addirittura 7,8 milioni.

Inutile dire che il clima era infuocato, tanto che i rappresentanti dlele due imprese non sono riusciti a parlare, trovando spesso cori di consensi e dissensi, applausi e grida. Insomma, un clima più adatto ad uno stadio o, al massimo, ad un'assemblea di condominio, che all'adunanza dei soci di una primaria società per azioni italiana.

Il momento più drammatico si è avuto all'inizio dell'assemblea, nella tarda mattinata, quando il Presidente di Impregilo Fabrizio Palenzona ha dichiarato che le deleghe non sarebbero state conteggiate fra i voti per il rinvio dell'assemblea a settembre, come chiesto da Gavio. Pietro Salini si è inferocito ed ha parlato di una grave violazione del codice penale.

Ma la sua causa era già stata perorata dal super avvocato Sergio Erede, che aveva accusato Palenzona di conflitto di interesse ed illegittimità.

La votazione per il rinvio dell'assemblea è comunque andato a favore di Salini, anche senza il conteggio delle deleghe.
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