(Teleborsa) - Nessuna sorpresa nelle
elezioni legislative in India.
La lunga maratona elettorale che ha portato alle urne mezzo miliardo di persone (cifra record per il Paese e in aumento rispetto alla precedente tornata elettorale) ha sancito la
vittoria della coalizione di centrodestra National Democratic Alliance (NDA) guidata dal partito indù nazionalista
Bharatya Janata Party (BJP) di
Narendra Modi.
Come ampiamente anticipato dagli exit poll, lo schieramento ha conquistato i seggi necessari per avere la maggioranza nel
Lok Saba del Parlamento, l'equivalente della Camera Bassa, tornando così al potere dopo 10 anni.
Sarà dunque
Narendra Modi la nuova guida dell'India. Il suo giuramento è previsto per il 21 maggio. Dura sconfitta per la coalizione di centro-sinistra
United Progressive Alliance (UPA) guidata dall'
Indian National Congress (INC) di Sonia Gandhi 46.
Lo schieramento del Governo uscente ha pagato soprattutto il malcontento per la crescita della corruzione e del caro-vita. Da rilevare che le elezioni indiane erano molto attese in Italia: sono infatti molti a credere che dal loro esito
dipenda la sorte dei marò.
Modi non ha fatto mai mistero di essere favorevole al "trattamento severo" di Girone e Latorre.