Facebook Pixel
Milano 22-mag
0 0,00%
Nasdaq 22-mag
18.705,2 -0,05%
Dow Jones 22-mag
39.671,04 -0,51%
Londra 22-mag
8.370,33 -0,55%
Francoforte 22-mag
18.680,2 -0,25%

India al voto, dall'esito dipende anche la sorte dei marò

Politica
India al voto, dall'esito dipende anche la sorte dei marò
(Teleborsa) - Oltre 800 milioni di persone chiamate alle urne per elezioni India. Una vera e propria maratona elettorale, quella delle votazioni indiane iniziata lunedì 7 aprile e che terminerà il prossimo 12 maggio.

Il favorito è Narenda Modi, 63 anni, leader del partito conservatore indù, Bharatiya Janata Party (BJP), mentre il suo antagonista è Rahul Gandhi, 43 anni, figlio di Sonia Gandhi, "l'italiana", come viene chiamata dagli indiani.

Sonia, vedova di Rajiv Gandhi, figlio maggiore di Indira, ormai da tempo è naturalizzata indiana. La famiglia Gandhi ha segnato la storia politica dell'India. Il partito che presiede Sonia, l'Indian National Congress (INC), però è stato colpito da scandali di corruzione che ne hanno oscurato l'immagine.

Proprio per questo motivo si ipotizza che Sonia Gandhi si sia guardata bene dal prendere posizione sulla vicenda dei marò italiani: Massimiliano Latorre e Salvatore Girone che da oltre due anni sono prigionieri in India con l'accusa di aver ucciso due pescatori scambiandoli per pirati..

La vicenda che tiene con il fiato sospeso si è protratta fino ad oggi senza una soluzione. A nulla sono serviti gli interventi della diplomazia visto che a tutt'oggi i due fucilieri della marina ancora rimangono in ostaggi della lungaggine della magistratura indiana, che continua a fare melina a suon di rinvii del processo senza arrivare ad una soluzione.

Un passo falso di Sonia Gandhi sull'affaire marò rischia di compromettere la riabilitazione del partito della famiglia e quindi compromettere l'esito elettorale.

Narenda Modi, da parte sua, sembra essere il favorito alla vittoria. In una campagna elettorale molto brillante, Modi ha fatto molto leva sui successi economici conseguiti dallo Stato del Gujarat, che lui guida dal 2001, ma non ha fatto mai mistero di essere favorevole al "trattamento severo" di Girone e Latorre, accusando velatamente "l'italiana" di favorire i suoi ex connazionali. Intanto, i due fucilieri della marina non sanno cosa augurarsi perché le elezioni indiane, avranno una profonda influenza sulla loro sorte.
Condividi
```