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Ucraina, è debole l’accordo sul cessate il fuoco

Politica
Ucraina, è debole l’accordo sul cessate il fuoco
(Teleborsa) - I leader di Russia, Ucraina, Germania e Francia hanno concordato un cessate il fuoco per arginare il conflitto che sta devastando l'Ucraina orientale e provocato la peggiore crisi, in oltre 20 anni, tra la Russia ed i suoi ex nemici della guerra fredda.

"Ci siamo trovati d'accordo sulle cose principali" ha detto il presidente russo Vladimir Putin ai giornalisti, al termine del vertice di Minsk. "Ci aspettiamo che tutte le parti mostrino la nostra stessa moderazione fino ad un completo cessate il fuoco."

L'accordo è stato concluso grazie ai colloqui, durati tutta la notte, tra il presidente ucraino Petro Poroshenko, Putin, il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande. L'accordo prevede una tregua a partire dalla mezzanotte del 15 febbraio e ribadisce alcuni impegni presi lo scorso settembre e rimasti disattesi.

Il fallimento dei precedenti accordi per un cessate il fuoco alimenta comunque un certo scetticismo sulla tenuta di quest’ultimo. Dieci mesi di combattimenti con oltre 5.000 morti, hanno devastato l'economia dell'Ucraina e spinto la Russia verso la recessione per colpa delle sanzioni imposte dalla comunità internazionale.

"Il conflitto continuerà anche con questo accordo”, ha detto Joerg Forbrig, funzionario presso il German Marshall Fund di Berlino. “L'Ucraina ha ormai perso praticamente il controllo delle zone orientali del Donbass”.

Sulla speranza di conclusioni positive, le obbligazioni ucraine prossime alla scadenza sono salite a 62,6 centesimi. La grivna, la moneta ucraina, che lo scorso ha avuto un calo del 67% contro il dollaro Usa, è rimasta stabile. Forte recupero anche del rublo, salito del 3,3% control il dollaro Usa a 64,87.

Merkel ha detto ai giornalisti che la bozza di accordo raggiunta dà grande speranza e fornisce una reale possibilità per far terminare il conflitto, anche se c’è ancora da fare ancora uno sforzo per concretizzarlo.

Poroshenko ha poi detto che il controllo del confine orientale dell'Ucraina con la Russia, potrebbe tornare sotto il suo governo entro la fine dell'anno, subordinato tuttavia ad una revisione costituzionale. Mentre promesso di decentrare alcuni poteri da Kiev, Poroshenko ha però respinto ha respinto l'autonomia per le due regioni orientali separatiste e ha rifiutato di passare ad un sistema federale di governo.

Altri impegni assunti nell'accordo, includono una rimozione delle armi pesanti da iniziare entro due giorni dopo la tregua e concludere entro due settimane con la supervisione dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa.
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