(Teleborsa) -
Frenano i licenziamenti negli Stati Uniti nel mese di marzo. Secondo il rapporto
Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno annunciato un
taglio di posti di lavoro di 36.594 unità, il 27,6% in meno rispetto ai 50.579 di febbraio ma ancora in aumento del 6,4% rispetto allo stesso mese del 2014.
Il numero risulta anche il più basso dal mese di dicembre, quando si ebbero 32.640 licenziamenti.
Una larga fetta dei tagli di posti di lavoro riguarda
l'industria petrolifera: nel primo trimestre circa il
34% dei licenziamenti è collegato al recente declino dei prezzi dell'energia, ma la buona notizia è che
anche qui c'è stato un rallentamento dell'emorragia di posti di lavoro.