(Teleborsa) - Approccio formale dei funzionari greci al
Fondo Monetario Internazionale per ritardare i rimborsi dei prestiti concessi ad Atene, dovuti il prossimo mese.
Ma, secondo quanto scrive il
Financial Times la Grecia si sarebbe vista chiudere la porta in faccia e suggerire di non fare alcuna richiesta specifica per dilazionare i pagamenti, per un totale di quasi 1 miliardo di euro.
Anche se la risposta di Atene è stata respinta, i colloqui in privato di inizio mese, sono un segno che il governo greco sta lavorando per "racimolare" abbastanza soldi per continuare a pagare gli stipendi e le pensioni, nel rispetto del pagamento dei debiti ai finanziatori esterni.
La
BCE, come l'
FMI e così come la
Germania hanno escluso l'uscita della Grecia dall'Euro.
Intanto le ipotesi di default alimentate dalle ultime
dichiarazioni della Germania, restando dentro l'Eurozona, sembrano spaventare i mercati. Sul mercato dei
titoli di Stato si registrano acquisti a piene mani sui
bond tedeschi che toccano il minimo storico dei rendimenti sotto lo 0,090% e degli altri paesi core dell'euro.
Vendite sulla Grecia con lo spread sul Bund che vola a 1.270 punti. Il decennale di Atene vede salire il rendimento al 12,80%.