(Teleborsa) -
Uber pop, app per il noleggio di auto con conducente che ha scatenato l'ira dei tassisti, chiude i battenti.
Il Tribunale di Milano ha disposto con un provvedimento cautelare il blocco della applicazione “Uber pop” su tutto il territorio nazionale, accogliendo il ricorso presentato dalle associazioni di categoria dei tassisti che la accusavano di “concorrenza sleale”.
Nel suo provvedimento il magistrato ha chiarito che Uber avrà 15 giorni di tempo per adeguarsi al provvedimento, altrimenti scatteranno delle penali. Uber ha comunque la possibilità di presentare, a sua volta, ricorso.
Pietro Gagliardi, responsabile sindacale per la categoria dei tassisti dell’Unione Artigiani della Provincia di Milano ha dichiarato che si tratta di una "grande vittoria e non l’abbiamo fatto solo per noi e il nostro lavoro, ma anche per la sicurezza degli utenti".
Preoccupato per la decisione del Tribunale il
Codacons: è un "danno enorme per gli utenti, perché limita la concorrenza e riduce le possibilità di scelta per i cittadini". "È impensabile che un Paese moderno possa essere privato di sistemi innovativi come Uber, che rispondono ad esigenze di mercato e sfruttano le nuove possibilità introdotte dalla tecnologia. Così facendo si finisce per produrre un duplice danno al consumatore finale: da un lato una minore scelta sul fronte del servizio, dall'altro tariffe più elevate per effetto della minore concorrenza", ha dichiarato il presidente dell'associazione dei consumatori
Carlo Rienzi.