(Teleborsa) - Sempre più intrigata la matassa che i creditori della Grecia devono sciogliere, mentre
proseguono i negoziati per la concessione dei nuovi aiuti. Le posizioni sono ancora distanti e ognuno resta arroccato sulla sua roccaforte.
Oggi inizierà un nuovo round di incontri a Bruxelles fra i rappresentanti di Atene ed i creditori internazionali, che stanno lavorando su una
soluzione condivisa, per evitare che la
Grecia finisca in default. La crisi di liquidità è una realtà e c'è il rischio che la Grecia, stavolta, non riesca proprio a reperire le risorse sufficienti a ripagare un
debito da 300 milioni con l'FMI e, al contempo, a pèagare pensioni e stipendi.
I colloqui, ha detto un portavoce della Commissione, proseguiranno "a ritmo serrato" nei prossimi giorni. Intanto, il Commissario europeo agli Affari economici e monetari
Pierre Moscovici ha ribadito che
"non esiste alcun piano B" e che le trattative devono accelerare per arrivare ad un accordo. "Il processo va molto meglio, la sostanza sta migliorando ma
non ci siamo ancora", ha aggiunto.
Il Ministro delle finanze greco
Yanis Varoufakis ha però assicurato che la Grecia pagherà il suo debito con l'FMI entro la scadenza del 5 giugno, perché si è detto convinto che in quella data ci sarà l'accordo con i creditori.