(Teleborsa) - L'accordo fra la Grecia ed i suoi creditori è vicino.
Ne sono convinti molti osservatori ed anche il Presidente della BCE,
Mario Draghi, che ha mostrato un
atteggiamento sereno e fiducioso, alle domande rivolte dai giornalisti nella conferenza stampa seguita alla
riunione della BCE.
Draghi, dicendosi
convinto che l'accordo è vicino dal concretizzarsi, ha sottolineato che occorre
"un'intesa forte". "Il Consiglio direttivo della BCE vuole che la Grecia resti nell'euro", ha affermato Draghi, ma Atene deve accettare un
piano che garantisca alla Grecia una "crescita equa e sostenibile".
Questa sera il premier greco Alexis Tzipras incontrerà i massimi rappresentanti dell'UE, Jean Claude Juncker (Presidente commissione) e Jeroen Dijsselbloem (Presidente Eurogruppo), per discutere del
nuovo piano sottoposto dai suoi creditori.
Nel frattempo, sono in molti ad essere fiduciosi: Il Presidente francese
Francois Hollande ha dichiarato che
"siamo a qualche ora da un possibile accordo", mentre il Ministro dell'Economia italiano
Pier Carlo Padoan ha confermato che la firma "si sta avvicinando".
Più cauto l'atteggiamento di Berlino, se non disincantato: dalla cancelleria arriva la conferma che
"si lavora con una forte pressione" al raggiungimento di un accordo, ma il Ministro delle finanze tedesco
Wolfgang Schaeuble ha dichiarato "non ho informazioni su cambiamenti consistenti".
Schaeuble ha poi aggiunto che le ultime proposte arrivate dal governo Tsipras
"non cambiano la mia posizione, semmai la confermano" in merito al raggiungimento di un accordo in tempi più o meno rapidi.