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Grecia, le promesse già mancate sulle privatizzazioni

Economia
Grecia, le promesse già mancate sulle privatizzazioni
(Teleborsa) - Uno dei punti del disperato piano di salvataggio della Grecia, prevede che il paese venda per 50 miliardi di euro, alcuni dei suoi asset strategici. Tuttavia, quest’intento aveva già caratterizzato i Governi precedenti, impegnati a realizzare degli ambiziosi piani di ristrutturazione.

Il governo dell’allora primo ministro George Papandreou, nel 2011, aveva fissato lo stesso obiettivo finanziario, cercando di privatizzare i due maggiori aeroporti del paese, i porti marittimi e concedendo permessi di costruzione sulle spiagge. Da allora, tali accordi, hanno prodotto appena 3,5 miliardi di euro, secondo l'autorità di privatizzazione statale.

Rendere la vendita degli asset di maggior pregio della Grecia un’operazione di pura economia finanziaria, sarà difficile per il primo ministro greco Alexis Tsipras, che lunedì si è dovuto inchinare alle richieste dei dei creditori europei in cambio di un piano di salvataggio di ben 86 miliardi di euro.

Metà del denaro derivante dalla cessione degli asset conferiti in un fondo di diritto lussemburghese, sarà destinata a ricapitalizzare le banche greche.

"Cinquanta miliardi di euro è un obiettivo molto realistico", ha detto Diego Iscaro, economista presso la società di ricerca IHS Inc. "I prezzi delle attività sono stati duramente colpiti dalla depressione economica e non ci aspettiamo che recuperino in modo significativo, entro breve”.
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