(Teleborsa) -
Forze di terra turche hanno attraversato il confine con l’Iraq, per la prima volta dopo due anni dal cessate il fuoco,
alla ricerca di militanti curdi.
Funzionari del governo hanno detto che l'incursione in terra irachena è “temporanea” e che si è resa necessaria
per individuare i militanti ribelli del PKK, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan.
Da ieri, tuttavia, l’aeronautica militare turca è attiva con dei
bombardamenti nel nord dell’Iraq, da quando cioè, attacchi di supposte unità armate del PKK avrebbero provocato la morte di almeno 14 agenti di polizia.
Il presidente turco,
Erdogan, ha detto di aver
inferto al PKK "gravi danni" dentro e fuori della Turchia e che le formazioni armate ribelli erano in uno stato di panico.
"Unità militari terrestri turche hanno attraversato il confine iracheno, all’inseguimento dei terroristi del PKK che sono stati coinvolti negli attacchi più recenti”, ha comunicato una fonte del governo di Ankara. "Si tratta di una misura a breve termine prevista per evitare la fuga dei terroristi."
Dogan, agenzia di stampa turca, ha riferito che due unità speciali, supportate da aerei da guerra, avrebbero già ingaggiato due gruppi del PKK. Nei combattimenti almeno 35 ribelli sarebbero rimasti uccisi.