(Teleborsa) -
Novità in vista per gli italiani, anche sul fronte delle cure sanitarie. Scatterà domani,
1° marzo, l'obbligo per i medici curanti di far uso della sola
ricetta elettronica, ovvero di un
codice a barre dove risulterà la prescrizione ed una serie di informazioni utili per i farmacisti, come le eventuali esenzioni.
In realtà, l'avvento della ricetta elettronica
non comporterà da subito un abbattimento della carta, in quanto il medico potrà ancora effettuare una stampa della prescrizione, che varrà solo quale promemoria.
L'addio è solo per la ben conosciuta ricetta "rosa", che da qualche tempo i medici "pionieri" hanno già "rottamato".
L'abbandono della ricetta cartacea in favore di quella digitale, in realtà, non è merito dell'Italia:
l'UE l'ha introdotta 3 anni fa e l'Italia
si è adeguata solo nel dicembre scorso.
In realtà vi sono dei
pro e dei
contro: fra i maggiori vantaggi c'è senz'altro la
difficoltà di falsificare la prescrizione o alcuni dati contenuti, quali l'eventuale esenzione; lo svantaggio principale invece, secondo il parere dei medici, è il
tempo che richiederà inizialmente l'inserire una gran mole di dati sui propri pazienti per creare il database.