(Teleborsa) -
Giornata all'insegna della correzione per l'euro sul mercato valutario. La moneta unica stamattina ha ritracciato
al di sotto dei picchi di 1,08 USD toccati ieri, attestandosi a 1,0784 USD, con una limatura dello 0,13%.
Cosa ha spinto l'euro negli ultimi giorni? Indubbiamente, i movimenti nervosi della valuta unica, che ha invertito un trend che era al ribasso, sono da imputare al
mutamento dello scenario della politica monetaria, in primmis, ed alla
politica protezionistica di Donald Trump.
A dare il via agli acquisti sull'euro è stato, innanzi tutto,
il dato sull'inflazione dell'Eurozona, che ha certificato una netta accelerazione dei prezzi, che
potrebbe intimorire i banchieri della BCE e spingerli ad una rapida inversione della politica monetaria, con
tassi al rialzo. Lo testimonia anche la
veloce ascesa dei tassi IRS registrata nell'ultimo periodo.
Poi, c'è il cosiddetto effetto Trump, che ha delineato una politica protezionistica, che presuppone un
dollaro più debole, ma ha anche lanciato delle
accuse aperte e pesanti nei confronti della Germania e dell'Euro.