(Teleborsa) -
L'euro si conferma vicino ai massimi da due anni e mezzo alla riapertura dei mercati questa settimana, dopo esser volato oltre la soglia chiave degli
1,19 dollari venerdì sera, in scia agli
invertenti di Mario draghi (BCE) e Janet Yellen (Fed) a Jackson Hole.
Il numero uno dell'Eurotower
ha parlato soprattutto del tema protezionismo,
"dimenticando" di fare qualche accenno alla forza dell'euro, come alcuni operatori di mercati si aspettavano.
La collega Janet Yellen, invece, non ha speso parole sulle tematiche di politica monetaria,
tacendo su un eventuale terzo rialzo dei tassi quest'anno, mentre ha disquisito
sull'importanza delle riforme per la finanza.
Insomma, le bocche cucite dei banchieri centrali hanno
amplificato i trend del mercato valutario, facendo deprezzare ancora il dollaro e provocando un
balzo dell'euro al top da gennaio 2015. Il cambio
euro/dollaro sosta stamattina a 1,1926 (-0,17%) poco lontano dai picchi toccati nel weekend.