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Arriva l'influenza. Parte la campagna di vaccinazione

Si prevede che in Italia saranno 4-5 milioni gli allettati a causa del morbo mentre altri 8-10 milioni saranno colpiti da virus parainfluenzali

Salute e benessere
Arriva l'influenza. Parte la campagna di vaccinazione
(Teleborsa) - In arrivo il freddo assieme all'influenza, che quest'anno potrebbe essere la peggiore degli ultimi decenni. In Australia, infatti, l'epidemia ha già ucciso 52 persone. Si prevede che in Italia saranno 4-5 milioni gli allettati a causa del morbo mentre altri 8-10 milioni saranno colpiti da virus parainfluenzali.

Difendersi dall'influenza in arrivo sarà dunque fondamentale, attraverso la vaccinazione soprattutto per i soggetti più fragili come bambini, anziani, pazienti immunodepressi, con problemi cronici respiratori e cardiaci. A partire da quest’anno, oltre al vaccino anti influenzale, quello anti pneumococco è gratuito per gli over 65. La novità, prevista dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017 -2019 e inserita nei nuovi Livelli essenziali di assistenza, è stata introdotta per arginare il rischio di contrarre malattie da pneumococco, un batterio potenzialmente pericoloso e letale per l’uomo e che nella popolazione anziana provoca le polmoniti. Eppure la percezione dei rischi è ancora scarsa: solo un anziano su tre sa che di polmonite si può morire.

"Ogni anno, in Italia, sono migliaia i decessi e i ricoveri ospedalieri per complicanze derivate da malattie evitabili grazie a un vaccino come polmoniti batteriche, influenza o herpes zoster, quasi tutti anziani – ha voluto ricordare Michele Conversano, presidente di HappyAgeing, l’Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo – . In particolare, la polmonite è ancora la prima causa di morte per malattie infettive nei Paesi occidentali. Se si abbinasse la vaccinazione antinfluenzale al vaccino anti pneumococco, si potrebbe arrivare a ridurre il numero di decessi fino anche del 60%".

In aggiunta, la mancata vaccinazione genera costi che gravano sul sistema sanitario, sui pazienti e sulla spesa sociale in generale: un recente studio condotto dall’ ALTEMS dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e presentato in occasione del Congresso della Società Italiana di Health Technology Assessment stima in circa un miliardo di euro annuo il costo complessivo e l’impatto fiscale della mancata vaccinazione contro lo pneumococco, le polmoniti batteriche e l’herpes zoster e la conseguente malattia della popolazione attiva in Italia. Una cifra enorme e altrettanto sottostimata, se si tiene in considerazione che la gran parte delle persone maggiormente esposte a contrarre malattie evitabili come da PNPV, ha più di 65 anni.


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