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Monito della BCE sulle monete virtuali. Mersch: "Non sono valute"

Il componente del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea ha messo in guardia dai fraintendimenti sulle cosiddette "valute virtuali" come Bitcoin o Etherum

Economia
Monito della BCE sulle monete virtuali. Mersch: "Non sono valute"
(Teleborsa) - La Banca Centrale europea mette in guardia dai fraintendimenti sulle cosiddette "valute virtuali", come il Bitcoin o l'Etherum.

"Va tenuto presente che, essendo appunto per definizione virtuali, queste non rappresentano un credito nei confronti di un'emittente e non si qualificano formalmente come valuta" ha affermato Yves Mersch, componente del Comitato esecutivo della BCE intervenendo ad un convegno congiunto a Roma della stessa Eurotower assieme alla Banca d'Italia.

"Il loro grado complessivo di accettazione fra gli utenti quale mezzo di pagamento è trascurabile", ha aggiunto.

Il banchiere ha poi spiegato che "il loro potere di acquisto è soggetto ad ampie oscillazioni e dipende esclusivamente dall'attività di mercato degli speculatori. Resta da vedere se queste valute virtuali possano essere considerate strumenti alternativi di pagamento per i consumatori, eccetto in casi estremi come negli Stati falliti, e in quale misura siano in grado di competere con le soluzioni che gli operatori sapranno sviluppare nel più sicuro ed efficiente mercato europeo dei pagamenti al dettaglio".

I commenti di Mersch giungono all'indomani dell'ennesima impennata del Bitcoin, arrivato a sfiorare il record di 11.434 dollari salvo poi correggere bruscamente.

"La BCE - ha assicurato il banchiere centrale - continua a seguire questi sviluppi, non soltanto nell'ottica delle infrastrutture di mercato, ma anche dal punto di vista della politica monetaria, della stabilità finanziaria e della vigilanza prudenziale".

"Mentre continueremo a soddisfare pienamente la crescente domanda di banconote sicure ed efficienti, al tempo stesso sperimenteremo anche le potenzialità del contante con diverse tecnologie digitali".

"Altre applicazioni più audaci e dirompenti, non sono abbastanza solide dal punto di vista legale, operativo e della governance, per citare soltanto alcuni aspetti problematici fra quelli che rendono simili attività inadatte ad essere riconosciute in relazione al nostro mandato di assicurare sistemi di pagamento efficienti" ha concluso Mersch.

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