(Teleborsa) -
Banca Carige comunica di aver ricevuto dalla
vigilanza della BCE la decisione finale riguardante i requisiti patrimoniali da rispettare nel 2018, nell’ambito del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process – SREP).
La decisione, che
conferma i target quantitativi già indicati nella bozza ricevuta lo scorso 27 settembre, richiede che a decorrere dall’1 gennaio 2018 la Banca mantenga, su base consolidata, un coefficiente minimo di capitale in termini di
CET1 Ratio (inclusi gli orientamenti di capitale di secondo pilastro – Pillar 2 Capital guidance) pari
all’11,175%, inferiore rispetto al target
dell’11,25% del 2017 per il combinato effetto, da un lato, dell’incremento di 62,5 bps dovuto alla graduale applicazione del regime transitorio al requisito combinato di riserva di capitale passato all’1,875% rispetto all’1,250% del 2017 per tutto il Sistema bancario e, dall’altro, della riduzione di 70 bps della Pillar 2 Capital guidance, passato all’1,55% rispetto al 2,25% del 2017. Oltre al requisito minimo regolamentare di Pillar 1 (4,50%), rimane invariato anche quello aggiuntivo di Pillar 2, pari al 3,25%.
Nella medesima comunicazione BCE ha richiesto, sempre su base consolidata, il rispetto di un
requisito minimo di Total Capital Ratio pari al 13,125% rispetto al 12,5% del 2017.
Al
30 settembre 2017, i coefficienti patrimoniali phased-in erano pari a:
CET1 Ratio 10,4% e Total Capital Ratio 12,3%. Tali coefficienti, calcolati sulla base delle stime gestionali della Banca,
proformati per includere gli effetti dell’
aumento di capitale, dell’operazione di
liability management, della
cessione dell’immobile in Corso Vittorio Emanuele II a Milano, e della
cessione del portafoglio di sofferenze per 1,2 mld (conclusa il 28 dicembre 2017), si attesterebbero a:
CET1 Ratio 14,6% e Total Capital Ratio 14,7%, pertanto su livelli superiori ai requisiti SREP assegnati dalla BCE per il 2018.
Tali indicatori proformati non tengono conto degli impatti della gestione e dei risultati dell’ultimo trimestre dell’anno, e degli effetti delle restanti operazioni previste dal Piano Industriale 2017-2020 (cessioni di Creditis Servizi Finanziari S.p.A., del ramo
d’azienda relativo alla piattaforma di gestione dei crediti deteriorati e del business merchant book), i cui closing sono previsti entro il primo semestre 2018.