(Teleborsa) - Chi lo vuole debole chi forte. Il dollaro infiamma un dibattito che si ripercuote sul mercato dei cambi, anche se "l'ultima cosa di cui il mondo necessita è una guerra valutaria". E' quanto affermato da
Benoit Coeure, membro del consiglio dei governatori della
BCE che da
Davos spiega: "Viviamo in un mondo di cambi variabili, un mondo in cui i tassi di cambio non sono e non dovrebbero essere subordinati ad obiettivi concorrenziali".
Coeure ha posto l‘accento sulla "volatilità elevata che si è venuta a creare di recente a causa di varie dichiarazioni e penso che ciò non aiuti. La volatilità non aiuta e se raggiungesse un livello che crei conseguenze ingiustificate, una stretta immotivata alla politica monetaria, dovremmo rimediare".
Le affermazioni del membro della
BCE arrivano dopo le ultime fluttuazioni sul mercato dei cambi che, nei giorni scorsi, hanno visto l'euro arrivare sopra gli 1,24 dollari per la prima volta da fine 2014. in seguito alle affermazioni del Segretario al Tesoro statunitense
Steven Mnuchin che aveva affermato che "
un biglietto verde debole fa bene al commercio USA".
Un posizione che è stata ribaltata da
Donald Trump, che ieri 25 gennaio da Davos ha affermato: "
quello che voglio vedere è un dollaro forte".
Intanto, l'
Euro / Dollaro USA sfonda nuovamente quota 1,24 a 1,244.