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Padoan: "DEF in cantiere". Esclusa manovra correttiva

Il ministro dell'Economia durante un'intervista su Rai 3 esclude che si debba ricorrere a una manovra correttiva

Economia
Padoan: "DEF in cantiere". Esclusa manovra correttiva
(Teleborsa) - "Il Documento di Economia e Finanza (DEF) è già in fase di costruzione perchè é un meccanismo complicato e dobbiamo aspettare i prossimi dati sul PIL che saranno prodotti dall'Istat tra qualche giorno". A parlare il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, che lo ha rivelato durante un'intervista su Rai 3



Padoan è fiducioso perchè pensa che non sono previste manovra aggiuntiva "francamente non credo che ce ne sia bisogno proprio perchè l'economia e anche la finanza pubblica stanno andando bene". Il fatto che possa essere chiesta da Bruxelles "è un'ipotesi che viene spesso paventata o minacciata - ha detto il numero uno del MEF - innanzitutto la Commissione europea deve aspettare le sue previsioni di primavera che ci saranno ad aprile poi vediamo".

Parlando della lotta all'evasione, secondo il ministro questa potrà superare i 17 miliardi nel 2019 se si andrà avanti con le attuali politiche tributarie. "Per quanto riguarda l'evasione fiscale siamo passati da un gettito di 2 miliardi ad un gettito di 17 miliardi dovuti alla lotta all'evasione e mi sembra che questo sia un fatto", ha detto. "E io prevedo per il 2019 che questa cifra, se si continuerà a fare una certa politica tributaria andrà oltre questi numeri".

Non poteva mancare un accenno alla crisi di Embraco. "Noi rispettiamo le regole in Europa, e in Slovacchia devono rispettare quelle sugli aiuti di Stato, che mi sembrano in questo caso eccessivi, ha detto il ministro dell'economia, rispondendo ad una domanda sulla crisi della controllata del gruppo Whirlpool che ha acceso i riflettori su di sè dopo l'intezione di voler tagliare circa 500 posti in Italia per portare lo stabilimento in Slovacchia. "Sicuramente ci vuole un' Europa più giusta in cui il terreno di gioco sia uguale per tutti - ha detto - qui c'è un problema, o un sospetto e la Commissione europea lo deve sciogliere, di aiuti di stato illegali che vanno contro il concetto di mercato interno".
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