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Bruxelles verso rimozione ostacoli per investimenti transfrontalieri

La Commissione europea compie oggi un passo importante verso lo sviluppo dell'Unione dei mercati che andrà a vantaggio di tutti gli Stati membri, ma rafforzerà soprattutto l'Unione economica e monetaria, promuovendo la condivisione del rischio privato

Economia
Bruxelles verso rimozione ostacoli per investimenti transfrontalieri
(Teleborsa) - La Commissione europea compie oggi un passo importante verso lo sviluppo dell'Unione dei mercati dei capitali mediante la promozione di fonti di finanziamento alternative e la rimozione degli ostacoli agli investimenti transfrontalieri.
L'Unione dei mercati dei capitali andrà a vantaggio di tutti gli Stati membri, ma rafforzerà soprattutto l'Unione economica e monetaria, promuovendo la condivisione del rischio privato.

Sulla base dei progressi già compiuti dopo l'avvio dell'Unione dei mercati dei capitali nel 2015, le proposte odierne potenzieranno il mercato transfrontaliero dei fondi d'investimento, promuoveranno il mercato dell'UE delle obbligazioni garantite come fonte di finanziamento a lungo termine e garantiranno agli investitori maggiore certezza nelle operazioni transfrontaliere in titoli e crediti. L'Unione dei mercati dei capitali, che è una delle priorità della Commissione Juncker per rafforzare l'economia europea e stimolare gli investimenti per creare occupazione, mira a mobilitare e convogliare capitali verso tutte le imprese dell'UE, in particolare le piccole e medie imprese (PMI) che hanno bisogno di risorse per espandersi e prosperare.

La rapida adozione di queste proposte da parte del Parlamento europeo e del Consiglio consentirà alle imprese e agli investitori di beneficiare più pienamente delle opportunità del mercato unico.

Valdis Dombrovskis, Vicepresidente responsabile per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l'Unione dei mercati dei capitali, ha dichiarato: "Le proposte odierne sono parte di una più ampia strategia per rafforzare i mercati dei capitali e incentivare gli investimenti nell'UE. Per realizzare una vera e propria Unione dei mercati dei capitali in Europa entro il 2019, dobbiamo progredire in tre direzioni: il passaporto e i marchi europei per i prodotti finanziari, norme armonizzate e semplificate per approfondire i mercati dei capitali e una vigilanza più coerente ed efficiente".

Jyrki Katainen, Vicepresidente responsabile per l'Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha dichiarato: "Vogliamo consentire alle imprese, soprattutto a quelle di piccole e medie dimensioni, di reperire i finanziamenti di cui hanno bisogno in modo più agevole e meno oneroso."

Vera Jourova, Commissario per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha dichiarato: "Le nuove norme faciliteranno l'accesso al credito da parte delle PMI e promuoveranno gli investimenti transfrontalieri. Vogliamo garantire la certezza del diritto ed eliminare i rischi giuridici nelle cessioni transfrontaliere di crediti e nelle operazioni che sono importanti per il finanziamento delle PMI".

Nel dettaglio, le proposte di oggi 12 marzo riguardano: obbligazioni garantite europee.
La Commissione propone oggi norme comuni - una direttiva e un regolamento - sulle obbligazioni garantite. Con 2.100 miliardi di euro in essere, esse costituiscono oggi uno dei maggiori mercati del debito nell'UE. Le banche europee sono leader mondiali in questo mercato che rappresenta un'importante fonte di finanziamento a lungo termine in molti Stati membri dell'UE. Le obbligazioni garantite sono strumenti finanziari garantiti da un insieme distinto di prestiti. Sono considerate utili non solo perché costituiscono una forma di finanziamento vantaggiosa sotto il profilo dei costi, ma anche perché sono particolarmente sicure. Tuttavia il mercato dell'UE è attualmente frammentato lungo i confini nazionali, con differenze fra gli Stati membri.

Le norme proposte mirano a rafforzare l'uso delle obbligazioni garantite come fonte di finanziamento stabile e vantaggioso sotto il profilo dei costi per gli enti creditizi, specialmente laddove i mercati sono meno sviluppati. Esse offrono inoltre agli investitori una gamma di opportunità di investimento più ampia e sicura. Al tempo stesso, la proposta è intesa a ridurre il costo del debito per l'economia nel suo complesso. La Commissione stima che il potenziale risparmio annuo totale per i debitori dell'UE sarebbe compreso tra 1,5 e 1,9 miliardi di euro.

Distribuzione transfrontaliera dei fondi d'investimento
I fondi d'investimento sono strumenti importanti per convogliare il risparmio privato verso l'economia e aumentare le possibilità di finanziamento per le imprese. Il mercato UE dei fondi d'investimento ha un valore complessivo di 14.300 miliardi di euro ma non ha ancora raggiunto il suo pieno potenziale. Solo poco più di un terzo (37%) dei fondi OICVM e circa il 3% dei fondi di investimento alternativi (FIA) sono registrati per la vendita in più di tre Stati membri. Ciò è dovuto anche a ostacoli normativi che attualmente impediscono la distribuzione transfrontaliera dei fondi d'investimento.La proposta odierna mira a rimuovere questi ostacoli per tutti i tipi di fondi d'investimento, rendendo la distribuzione transfrontaliera più semplice, più rapida e meno onerosa. Una maggiore concorrenza offrirà agli investitori una più ampia possibilità di scelta e più valore, assicurando nel contempo un livello elevato di tutela degli investitori.

Normativa applicabile alle transazioni transfrontaliere in titoli e crediti
La cessione di credito è una circostanza in cui un creditore trasferisce a un altro soggetto il diritto di far valere il proprio credito, in cambio di un pagamento. Questo sistema è utilizzato dalle imprese per ottenere liquidità e accesso al credito. Al momento non vi è certezza giuridica su quale legge nazionale si applichi per determinare chi possiede il credito dopo che è stato ceduto in un caso transfrontaliero. Le nuove norme proposte oggi chiariscono in base a quale legge risolvere le controversie - di norma, si applicherebbe la legge del Ppaese in cui i creditori hanno la residenza abituale - indipendentemente dallo Stato membro i cui organi giurisdizionali o autorità sono chiamati a esaminare il caso. La proposta intende promuovere gli investimenti transfrontalieri e un accesso al credito a costi inferiori, come pure prevenire i rischi sistemici.




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