(Teleborsa) -
L'OCSE si conferma ottimista sulla crescita economica globale, anche se non mancano fattori che potrebbero metterla a rischio.
Nell'ultimo
Economic Outlook l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo stima una
crescita del PIL dei Paesi dell'Area OCSE del 3,8% nell'anno in corso e del 3,9% nel 2019.
Buone nuove anche dal fronte del lavoro, con il
tasso di disoccupazione sceso
sotto i livelli pre-crisi. L'OCSE stima che scenderà ancora
al 5% per la fine del 2019, raggiungendo così la
percentuale più bassa dal 1980.
Nonostante ciò, si legge nel Report, vi sono "
rischi significativi" legati alle
tensioni commerciali, alle
vulnerabilità dei mercati finanziari e all'
aumento dei prezzi del petrolio.
Quanto all'
Italia, l'OCSE ha previsto un
rallentamento del PIL all'1,4% nel 2018 e all'1,1% nel 2019 in scia ad un'
attenuazione della crescita degli investimenti - che resta comunque "robusta" - e alla
perdita di vigore della ripresa dell'occupazione - il tasso dei senza lavoro si dovrebbe attestare all'11% nel 2018 e al 10,8% l'anno successivo - che porterà ad un
peggioramento dei consumi privati. Il rialzo dell'inflazione, inoltre, eroderà il potere di acquisto delle famiglie.
La
crescita stimata per l'Italia risulta tra le più basse di tutta l'Area insieme a quella del Giappone (1,2% per entrambi gli anni).
L'OCSE ha tenuto comunque a precisare che i "possibili cambiamenti da parte del Governo che verrà non sono incorporati nelle previsioni".