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G7, giornata finale: verso documento comune sul commercio. Trump e Conte chiedono riammissione Russia

Da Mosca arriva la replica (fredda): "Abbiamo questioni più importanti"

Economia, Politica
G7, giornata finale: verso documento comune sul commercio. Trump e Conte chiedono riammissione Russia
(Teleborsa) - Sta per calare il sipario sul G7 di Charlevoix in Canada, al castello Richelieu de La Malbaie. "Sul commercio il G7 adotterà una posizione comune" anche se "questo non risolverà i dettagli del problema" dal momento che "con gli Stati Uniti rimangono concezioni differenti".
Con tutta probabilità, dunque, si va verso un documento comune sul commercio, come confermano sia fonti francesi che la cancelliera tedesca Angela Merkel.

UNA VIGOROSA STRETTA DI MANO - A testimoniare la possibilità del raggiungimento di una forma di accordo era stata, nella giornata di oggi, la foto storica che immortalava la calorosa stretta di mano tra Macron e Trump, come una gara tra i due presidenti su chi abbia e dimostri la presa più forte. Una stretta oltremodo vigorosa per dimostrare al mondo che tra America ed Europa è aperta la strada di un ritorno alla normalità. La visibile volontà comune, almeno di facciata, di una soluzione per risolvere le dispute commerciali, dazi in testa, innescate da Trump. In ogni caso un passo avanti rispetto a 24 prima, quando il Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, accusava Trump di voler distruggere l’ordine mondiale. Ma Trump è determinato per la difesa dell'economia Usa. La strada degli accordi è aperta, ma il percorso non è certo facile.


TRUMP VUOLE LA RUSSIA AL G8 - "Ci aspettiamo che le altre nazioni diano segnali concreti per una situazione commerciale più equa per l'America - aveva ribadito Donald Trump prima di partire per l'incontro di Singapore lasciando prima del termine il G7 canadese - l'anno scorso abbiamo perso molto denaro, ma la colpa non è degli europei, è dei nostri leader passati. Non hanno dato una buona prova di amministratori e ci hanno costretti a introdurre misure come i dazi. Desideriamo fare accordi giusti, equi. Se le altre nazioni metteranno in atto rappresaglie, commetteranno un grosso sbaglio. Cerchiamo di diminuire lo squilibrio commerciale. Stiamo negoziando, anche molto intensamente. "Tra poco partirò per l'Oriente", aveva detto a conclusione. "La Corea del Nord sta collaborando molto bene per la pace. Sento che Kim jong un vuol fare qualcosa di molto grandioso per il suo popolo, penso che ce la farà. Ha una possibilità secca, penso proprio che ce la fara. E' un momento splendido per le due Coree. Vorrei la Russia nel G8. La Russia è uscita per la questione della Crimea. Chiedete ad Obama perché ha lasciato fare la Russia".

E CONTE SI SCHIERA CON LUI - Mentre Trump partiva, il premier italiano Giuseppe Conte si è soffermato brevemente con i giornalisti per ribadire la volontà conciliante del Governo di riavere Mosca nel G8 pur non mettendo assolutamente in discussione le storiche alleanze. E gli accordi di Minsk sull'Ucraina devono essere rispettati. "Avere una Russia isolata non conviene a nessuno", ha precisato.

IL "NO GRAZIE" DI MOSCA - La mossa a sorpresa del Presidente Usa di riammettere la Russa tra i grandi era stata tuttavia accolta piuttosto freddamente da Mosca. "Abbiamo altre questioni più importanti", era stata la replica dagli ambienti del Cremlino.


L'INVITO ALLA CASA BIANCA - Infine, il capo del governo italiano, al "battesimo di fuoco" , ha annunciato di aver ricevuto un invito alla Casa Bianca da parte del presidente Usa Donald Trump. "Con il Presidente Donald Trump abbiamo avuto un colloquio cordiale, si è mostrato contento che due nuove forze politiche abbiano ricevuto un consenso elettorale e siano riuscite a formare un governo - ha detto Conte - All'esito di questo colloquio, il Presidente Trump mi ha invitato a Washington".
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