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Commissione Trasporti, in esame istituzione spazio ferroviario unico europeo

A Montecitorio si discute su modifiche per maggiore indipendenza del gestore dell'infrastruttura che dovrebbero entrare in vigore dal 1 gennaio 2019

Economia, Trasporti
Commissione Trasporti, in esame istituzione spazio ferroviario unico europeo
(Teleborsa) - All'esame di Commissione Trasporti, Politiche Ue e Bilancio della Camera, lo schema di Decreto legislativo di recepimento della direttiva UE 2016/2370, frutto di modifiche, che istituisce uno spazio ferroviario europeo unico per l'apertura del mercato dei servizi di trasporto nazionale di passeggeri per ferrovia e la governance dell'infrastruttura ferroviaria.

Le modifiche in esame comportano una maggiore indipendenza del gestore dell'infrastruttura, per rafforzare la parità di accesso all'infrastruttura, promuovendo il coordinamento tra i gestori e gli operatori ferroviari nazionali di passeggeri e la cooperazione transfrontaliera tra i gestori dell'infrastruttura stessa.

Sono peraltro ulteriormente rafforzati i principi di autonomia e indipendenza gestionale, amministrativa e contabile delle imprese ferroviarie relativi alla gestione dei canoni.

Altro aspetto fondamentale della direttiva è l'ulteriore apertura del mercato ferroviario, con specifico riferimento alla possibilità di accesso per le imprese ferroviarie, a condizioni eque, trasparenti e non discriminatorie. L'unico limite alla possibilità di accesso alle reti ferroviarie dei Paesi membri è l'esistenza di un contratto di servizio pubblico, in relazione al quale l'accesso al mercato di altre imprese ferroviarie sulle medesime tratte potrebbe provocarne la compromissione dell'equilibrio economico. Gli Stati membri potranno dunque limitare il diritto di accesso di un nuovo operatore solo a seguito di un'analisi economica oggettiva da parte del regolatore nazionale. Lo schema di decreto supera l'attuale distinzione tra licenza europea e licenza nazionale, garantendo la libertà di accesso al mercato.

Per quanto riguarda l'Alta Velocità, il diritto di accesso è ancora più ampio e può essere soggetto soltanto ai requisiti stabiliti dall'organismo di regolazione.

Nello schema di decreto si stabilisce che i responsabili dell'adozione di decisioni sulle funzioni di gestione del traffico e programmazione della manutenzione operino in modo trasparente, non discriminatorio e la loro imparzialità non dovrà essere esposta ad alcun conflitto di interesse. Tali soggetti dovranno rilasciare alla società di appartenenza, con cadenza annuale, una dichiarazione su ogni eventuale interesse personale di tipo finanziario, economico o professionale legato,anche potenzialmente, a un'impresa ferroviaria.

Il provvedimento si prevede che sarà approvato entro la fine dell'anno. E pertanto le norme relative all'eliminazione della licenza nazionale dovrebbero essere applicate dal 1 gennaio 2019. Le imprese ferroviarie che in quella data non saranno titolari di licenza nazionale, hanno la possibilità di richiedere capacità di infrastruttura ferroviaria per lo svolgimento di un servizio di trasporto nazionale di passeggeri a partire dall'orario di servizio che inizia il 14 dicembre 2020.

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