(Teleborsa) - All'esame di
Commissione Trasporti, Politiche Ue e Bilancio della Camera, lo schema di
Decreto legislativo di recepimento della direttiva UE 2016/2370, frutto di modifiche, che
istituisce uno spazio ferroviario europeo unico per l'apertura del mercato dei servizi di trasporto nazionale di passeggeri per ferrovia e la governance dell'infrastruttura ferroviaria.
Le modifiche in esame comportano una
maggiore indipendenza del gestore dell'infrastruttura, per rafforzare la
parità di accesso all'infrastruttura, promuovendo il
coordinamento tra i gestori e gli operatori ferroviari nazionali di passeggeri e la
cooperazione transfrontaliera tra i gestori dell'infrastruttura stessa.
Sono peraltro ulteriormente
rafforzati i principi di autonomia e indipendenza gestionale, amministrativa e contabile delle imprese ferroviarie relativi alla gestione dei canoni.
Altro aspetto fondamentale della direttiva è l'ulteriore apertura del mercato ferroviario, con specifico riferimento alla
possibilità di accesso per le imprese ferroviarie, a condizioni eque, trasparenti e non discriminatorie. L'unico limite alla possibilità di accesso alle reti ferroviarie dei Paesi membri è l'esistenza di un
contratto di servizio pubblico, in relazione al quale l'accesso al mercato di altre imprese ferroviarie sulle medesime tratte potrebbe provocarne la compromissione dell'equilibrio economico. Gli Stati membri potranno dunque
limitare il diritto di accesso di un nuovo operatore solo a seguito di
un'analisi economica oggettiva da parte del regolatore nazionale. Lo schema di decreto supera l'attuale distinzione tra licenza europea e licenza nazionale, garantendo la libertà di accesso al mercato.
Per quanto riguarda l'
Alta Velocità, il d
iritto di accesso è ancora più ampio e può essere soggetto soltanto ai requisiti stabiliti dall'organismo di regolazione.
Nello schema di decreto si stabilisce che i responsabili dell'adozione di decisioni sulle funzioni di gestione del traffico e programmazione della manutenzione operino in modo
trasparente, non discriminatorio e la loro
imparzialità non dovrà essere esposta ad alcun
conflitto di interesse. Tali soggetti dovranno rilasciare alla società di appartenenza, con cadenza annuale, una dichiarazione su ogni eventuale interesse personale di tipo finanziario, economico o professionale legato,anche potenzialmente, a un'impresa ferroviaria.
Il provvedimento si prevede che sarà approvato entro la fine dell'anno. E pertanto le norme relative all'eliminazione della licenza nazionale dovrebbero essere
applicate dal 1 gennaio 2019. Le imprese ferroviarie che in quella data non saranno titolari di licenza nazionale, hanno la possibilità di richiedere capacità di infrastruttura ferroviaria per lo svolgimento di un servizio di trasporto nazionale di passeggeri a partire dall'orario di servizio che inizia il 14 dicembre 2020.