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Milleproroghe, esame sospeso. Le votazioni riprenderanno il 10 settembre

Intanto è stato approvato l'emendamento con cui i risparmiatori vittime delle crisi bancarie che otterranno una pronuncia favorevole dell'arbitro per le controversie finanziarie potranno fare domanda alla CONSOB per un ristoro del 30% da erogare in tempi rapidi

Economia, Politica
Milleproroghe, esame sospeso. Le votazioni riprenderanno il 10 settembre
(Teleborsa) - Le Commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera hanno sospeso l'esame del decreto Milleproroghe. Le votazioni riprenderanno lunedì 10 settembre. L'obiettivo è quello di chiudere i lavori in giornata. L'approdo del testo in Aula è previsto per martedì 11 settembre, poi dovrà tornare in Senato in terza lettura.

I risparmiatori vittime delle crisi bancarie che otterranno una pronuncia favorevole dell'arbitro per le controversie finanziarie potranno fare domanda alla CONSOB - Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - per un ristoro del 30% da erogare in tempi rapidi. Lo prevede un emendamento dei relatori al decreto approvato nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera. La norma è volta a far sì che entro 15 giorni dall'entrata in vigore della legge i risparmiatori possano presentare istanza per un ristoro del 30% fino ad un massimo di 100 mila euro "al fine di ottenere tempestivamente l'erogazione". L'ultima formulazione dell'emendamento estende la facoltà di richiedere il ristoro non solo per chi ha avuto già una pronuncia favorevole ma anche anche a coloro "i cui ricorsi, già presentati, saranno decisi con pronuncia favorevole entro il 30 novembre 2018 dall'Arbitro per le controversie finanziarie".

Stop ad una nuova proroga dell'applicazione della direttiva Bolkenstein già prorogata al 2020 nell'ultima legge di bilancio. Approvata nel 2006 e recepita nel 2010, la direttiva Ue continua a far discutere da molti anni. Tra i punti più contestati c'è l'obbligo di rimessa al bando per alcune concessioni pubbliche. Ma il decreto Milleproroghe ha risparmiato gli ambulanti, rinviando la scadenza per la gara al 2020.

Le commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera hanno infatti bocciato alcuni emendamenti al decreto che spostavano in avanti la scadenza fino a 10 anni.
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