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Manovra, in Aula da lunedì 3 dicembre: il governo pensa alla fiducia

E Di Maio tranquillizza: "Troveremo punto d’incontro con l'Ue senza tradire gli italiani"

Economia, Politica
Manovra, in Aula da lunedì 3 dicembre: il governo pensa alla fiducia
(Teleborsa) - Governo gialloverde alla prova del fuoco sulla manovra che come da programma approderà in Aula alla Camera nella giornata di lunedì pomeriggio, 3 dicembre, con la discussione generale, sulla quale spunta l'opzione fiducia. Da martedì inizierà l'esame del provvedimento con le votazioni. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Il governo, si riferisce al termine della riunione, ha "parlato dell'opzione fiducia" che, comunque, potrà essere messa sulla manovra non prima della fine della discussione generale e non prima di martedì.

IL CALENDARIO DELLA MANOVRA - Confermato il calendario iniziale sulla manovra: approda in Aula lunedì prossimo, con esame e inizio votazioni da martedì 4 dicembre e possibile prosecuzione dei lavori nelle giornate di mercoledì 5 e giovedì 6 dicembre, compreso venerdì 7. Tuttavia, viene riferito, durante la riunione il governo, con il ministro Riccardo Fraccaro, ha "parlato di opzione fiducia sulla manovra". Quindi, viene spiegato, la questione di fiducia potrebbe essere posta nella giornata di martedì e votata l'indomani.


Bilaterale Tria-Moscovici - Va avanti, intanto, il dialogo tra Roma e Bruxelles per tentare di trovare la quadra scongiurando la procedura d'infrazione nei confronti del nostro paese: in programma questa sera, a margine dei lavori del G20 a Buenos Aires, un bilaterale tra il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, e il commissario agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici. Il colloquio, riferiscono fonti del Mef, si terrà dopo la cena di lavoro con i ministri delle Finanze del G20.


Di Maio: "Troveremo punto d’incontro con l'Ue senza tradire gli italiani" - Ore febbrili, dunque, con Di Maio che, parlando della manovra e, in particolare, delle richieste Ue di ridurre il deficit, tranquillizza: "Il tema non sono i numerini ma i cittadini", ha spiegato il leader M5s, "credo nel dialogo Ue ma senza tradire gli italiani".

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