(Teleborsa) -
Dicembre, mese della tredicesima. Ma se pensate che sia arrivato il tempo di spendere e spandere, avete capito male. Sì perchè a cambiare le nostre abitudini di vita ci ha pensato la crisi.
Quattro italiani su dieci (40%) che ricevono la tredicesima devono destinarla prioritariamente al
pagamento di tasse, mutui, rate e bollette, ma per
più di uno su tre (35%) la mensilità aggiuntiva servirà a finanziare gli acquisti di Natale. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixè sul comportamento di spesa dei circa
34 milioni di italiani tra operai, impiegati e pensionati che ricevono la tredicesima in prossimità della scadenza della seconda rata di Imu/Tasi il prossimo
17 dicembre e della Tari.
L’importo complessivo delle
tredicesime degli italiani è stimato in
43 miliardi di euro senza considerare le tasse e – sottolinea Coldiretti – rappresenta comunque una importante iniezione di liquidità per le famiglie in prossimità delle Feste. Da segnalare peraltro, si legge ancora, che quest’anno ben il
19% di chi la riceverà ha deciso di destinarla al risparmio di fronte alle incertezze sul futuro.Ma è ufficialmente iniziata la corsa al regalo da mettere sotto l'albero e quest’anno la spesa delle famiglie italiane per le
festività di Natale sarà in media di
541 euro destinata, nell’ordine, per il
40% ai regali, per il
26% al cibo, per il 22% ai viaggi e per il 12% ai divertimenti al cinema, al teatro, nei concerti o nelle discoteche secondo Deloitte. A testimonianza dell’importanza dell’appuntamento per gli italiani, il Belpaese – precisa ancora Coldiretti –
si classifica al quarto posto tra i
Paesi Europei dove si spende di più per il Natale, preceduta solo da
Gran Bretagna con 646 euro,
Spagna con 600 e
Austria con 542 euro a famiglia.