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Petrolio, Mar Jonio: da Di Maio ok a trivelle e Verdi denunciano

Autorizzazione del Ministro Sviluppo economico pubblicata il 31 dicembre scorso su Bollettino BUIG. Annuncio di Bonelli e ricorso del Governatore Emiliano

Ambiente, Economia, Energia
Petrolio, Mar Jonio: da Di Maio ok a trivelle e Verdi denunciano
(Teleborsa) - E' del 31 dicembre 2018 la pubblicazione sul BUIG (bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle geo risorse) dell'autorizzazione a 3 nuovi permessi di ricerche petrolifere nel Mar Jionio di fronte alle coste di Puglia e Basilicata, firmata dal Ministro per lo Sviluppo economico luigi di Maio. Il permesso riguarda una superficie complessiva di 2200 km/q a favore della società americana Global MED LLC, con sede legale in Colorado, Usa.



Lo rende noto Angelo Bonelli, ex coordinatore dei Verdi (dimissioni del 24 marzo 2018, subito dopo la sconfitta come candidato al Senato per il centro sinistra nelle politiche del precedente 4 marzo, n.d.r.) che precisa: "La ricerca autorizza l'uso dell'air gun, le bombe d'aria e sonore, che provocano danni ai fondali e alla fauna ittica è il regalo di Luigi Di Maio alla Puglia e alla Basilicata dopo Ilva e le autorizzazioni alla Shell rilasciate dal Ministero dell'Ambiente.

"Con la legge di Bilancio Luigi Di Maio - prosegue l'esponente dei Verdi - avrebbe potuto abrogare l'art. 38 della legge Sblocca Italia, voluta da Renzi che consente di unificare l'autorizzazione di ricerca con la concessione ad estrarre idrocarburi, ma come ha fatto con Ilva ha confermato per intero quello che ha fatto il precedente Governo. Ricordo che Il 10 dicembre il ministero dell'ambiente ha rilasciato in un solo giorno 18 pareri favorevoli di ottemperanza alla ricerca di idrocarburi in modo particolare nel mare Adriatico, permessi che per il ministro Costa erano un atto dovuto".

Da parte sua, il Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha detto: "Impugneremo le nuove autorizzazioni rilasciate dal Mise a cercare idrocarburi nel Mar Ionio. Ci siamo sempre battuti in difesa del nostro mare, e continueremo a farlo".
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