(Teleborsa) - Migliorano le
Non performing exposures (NPE) del sistema bancario italiano. Il totale al lordo delle svalutazioni è passato dai 341 miliardi del dicembre 2015 ai 209 miliardi del settembre 2018.
E' la fotografia scattata da uno studio elaborato dalla società di consulenza di EY, il gruppo di Ernst & Young di revisione e organizzazione contabile. Secondo il report, la tendenza al derisking proseguirà anche nel 2019 che sarà l'anno di svolta per quella particolare categoria di crediti deteriorati chiamati UTP (Unlikely to pay, che con gli NPL formano gli NPE) che nei bilanci delle banche italiane rappresentano un'esposizione netta di circa 52 miliardi.
"Nel corso dell'anno è proseguito l'impegno delle principali autorità europee per la riduzione dello stock di NPE e la definizione di livelli comuni di accantonamento, i cui impatti saranno significativi anche nei prossimi anni", afferma EY nel report.