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Astaldi freme per le proposte di salvataggio

Sulla borsa milanese il titolo guadagna il 6,68%

Finanza, Trasporti
Astaldi freme per le proposte di salvataggio
(Teleborsa) - Su di giri a Piazza Affari il titolo Astaldi, che s'infiamma in attesa delle proposte di salvataggio mostrando un balzo di oltre il 6%. Il 14 febbraio è il termine ultimo per presentare al Tribunale di Roma un piano di ristrutturazione.



Nel mese di novembre Salini Impregilo ha presentato un'offerta non vincolante che prevederebbe l'ingresso di CDP nel capitale di Salini e un aumento di capitale per Astaldi di 300 milioni di euro. Si sarebbe fatta avanti anche la giapponese IHI Corporation, che ha ribadito più volte di avere un "forte interesse" per il General Contractor.

Secondo Vincenzo Sanasi D'Arpe, fra i maggiori esperti italiani in materia di amministrazione straordinaria dei grandi gruppi in crisi, per il settore costruzioni serve l'intervento di CDP e di un'Agenzia pubblica. "Nello scenario di forte crisi che attraversa il settore delle costruzioni di grandi opere, con l'inevitabile impatto sulla crescita economica e sui livelli occupazionali, l’intervento dello Stato, attraverso il coinvolgimento di CDP, appare da accogliere senz'altro con favore, memori di quanto di positivo è stato fatto a suo tempo dall'Iri e, in particolare, della sua capogruppo per le infrastrutture e le grandi opere, Italstat, che determinò tra l’altro la nascita di Autostrade Spa.

Bisogna riflettere circa l'opportunità di fondare realmente l’intervento pubblico in economia su una programmazione di lungo periodo, puntando l’attenzione su tutti quei soggetti che sono vocati per eccellenza a generare innovazione, dalle Università, al CNR, all'Enea, alle Infrastrutture, così mettendo a segno precisi obiettivi di crescita economica e occupazionale, come pure intervenendo a correggere gli indirizzi generali di volta in volta non più efficienti", continua Sanasi D’Arpe.

Guardando alle soluzioni già adottate in proposito negli USA, la via più stabile – conclude - potrebbe essere quella della costituzione di un'Agenzia per la ricerca e la programmazione pubblica, che possa cooperare con il legislatore assumendo decisioni attuative di indirizzi generali, regolamentando in via sub primaria, vigilando i settori della crescita e dello sviluppo".
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