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La Doria, Ferraioli: "Puntiamo sull'export e il food made in Italy"

Intervista TLB al Presidente e Ad dell'azienda in occasione della STAR Conference di Milano

Economia, Finanza
La Doria, Ferraioli: "Puntiamo sull'export e il food made in Italy"
(Teleborsa) - "Il 2018 è stato un anno ricco di sfide ma, considerando lo scenario in cui abbiamo operato, possiamo ritenerci moderatamente soddisfatti". Antonio Ferraioli, Presidente e Ad del gruppo La Doria – leader nella produzione di di legumi conservati, pelati e polpa di pomodoro, succhi di frutta e sughi pronti a marchio private label – in occasione della STAR Conference di Milano ha commentato i risultati dello scorso anno e tracciato le linee guida per il futuro. Quotata in Borsa dal 1995, l'azienda punta sull'export che incide all'80% sul business della società continuando a operare su tutte le linee di prodotto con un'attenzione particolare ai sughi pronti per quanto riguarda l'estero.

Alla luce dei risultati appena pubblicati, com'è andato questo 2018?

Noi operiamo nel mercato delle private label che è estremamente competitivo e il 2018 è stato un anno ricco di sfide. Ci siamo trovati con uno scenario di mercato non semplice da gestire, è molto difficile riuscire a a trasferire gli incrementi di costo delle materie prime sul prodotto finito che vendiamo alla grande distribuzione. Un contesto che ha portato a un contenimento della marginalità rispetto a quello che erano le previsioni anche se, in termini di volume, abbiamo avuto un risultato abbastanza soddisfacente, in linea con quelle che erano le previsioni. Dunque, tutto sommato, considerando lo scenario in cui abbiamo operato, possiamo ritenerci moderatamente soddisfatti.



Quanto incide l'export sul vostro business?

Incide all'80%, è quindi determinante. Sui mercati esteri stiamo avendo delle buone performance per quanto riguarda i volumi. Il settore delle private label vede, infatti, una crescita delle stesse sui mercati esteri e il food made in italy continua ad essere un'attrattiva per consumatori e clienti.

La vostra strategia per il futuro punta a un segmento in particolare della vostra produzione?

Noi continuiamo a operare su tutte le nostre linee di prodotto che sono i derivati del pomodoro, i sughi pronti, i legumi lessati e i succhi di frutta. I succhi sono soprattutto per il mercato italiano ed è, quindi, una sfida essendo un mercato in cui i consumi sono in calo. Per questo motivo puntiamo molto sui sughi pronti che rappresentano il mercato dove abbiamo maggiori possibilità di crescita sia in Italia che all'estero. Sui legumi stiamo avendo risultati molto buoni in termini di quantità vendute. Per quanto riguarda il pomodoro, considerando la stagionalità del prodotto, rimane una linea importante che ci auguriamo possa performare meglio nei prossimi anni anche per un consolidamento degli operatori di questo settore.
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