(Teleborsa) -
"Abbiamo tutte le ragioni per stare tranquilli e guardare serenamente al futuro. L'Italia ha solide fondamenta". Lo ha detto il Presidente del Consiglio
Giuseppe Conte, intercettato dai giornalisti al Senato dopo il voto finale sul Decretone che regola
Reddito di Cittadinanza e Quota 100 sul fronte
pensioni. Il riferimento ovviamente è alle nuove stime di
Confindustria sulla
crescita italiana che nella giornata di oggi ha
gelato le speranze dell'esecutivo Il
Centro Studi degli industriali, infatti, ha corretto al ribasso le stime di
crescita dell'esecutivo, prevedendo un dato nullo nel 2019 (contro il + 0,9% della stima precedente) e un
+0,4% nel 2020. Rassicura anche il
Vicepremier pentastellato
Luigi Di Maio, parlando da New York alla stampa:
"Le preoccupazioni di Confindustria sono le nostre preoccupazioni". Che aggiunge: "
serve lavorare a obiettivi comuni, tutti insieme".
DI MAIO ABBASSA I TONI - "Non c'è bisogno di nessuno scontro o di apostrofare la Confindustria come gufi. L'epoca dei gufi è quella di Renzi" ha aggiunto, dopo che il collega, l'altro Vicepremier,
Matteo Salvini, aveva commentato
"è pieno di gufi".