(Teleborsa) - La
crisi, si sa, ha
mani e piedi molto lunghi e
arriva purtroppo
ovunque. Ancora in aumento la
morosità condominiale. Secondo i dati dell’
ANAMMI, l’Associazione Nazional-europea degli AMMinistratori d’Immobili, ormai
un terzo degli italiani dilaziona costantemente il pagamento delle
quote dovute per le spese in
condominio. Si decide di saltare prima una
rata, poi
un’altra, poi un’altra ancora, entrando così nel tunnel della
morosità condominiale, dal quale è poi difficile uscire. Una volta accumulata una
certa somma, infatti, è ancora più
complicato e oneroso rifondere il debito.
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Che l’Italia sia in recessione, gli amministratori di condominio lo avevano già capito. Basti pensare alle assemblee condominiali che vanno deserte per evitare di votare le delibere necessarie a far fronte a riparazioni e
ristrutturazioni degli immobili, anche quando sono urgenti, o alla continua contestazione delle spese essenziali, come dimostrano le nostre rilevazioni", commenta Giuseppe Bica, Presidente dell’
ANAMMI. Prima della crisi del 2008, un
10% dei condòmini non pagava le somme dovute al condominio. Ora la
morosità è tornata a risalire:
dal 20% del 2013 si è passati al 30%.