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Brexit, il monito di Confagricoltura: "Bene proroga al 31 ottobre, ma superare incertezza al più presto"

Le esportazioni annuali del Made in Italy agroalimentare destinate al Regno Unito ammontano a circa 3,4 miliardi di euro

Economia
Brexit, il monito di Confagricoltura: "Bene proroga al 31 ottobre, ma superare incertezza al più presto"
(Teleborsa) - Il divorzio infinito tra Londra e Bruxelles tiene, ormai da mesi, tutti col fiato sospeso. Tra rinvii, polemiche e colpi di scena dell'ultima ora, una domanda serpeggia con sempre maggior insistenza, rimasta finora senza risposta: come andrà a finire?

TUTTI COL FIATO SOSPESO - "E' stato di nuovo evitato il recesso immediato e senza regole del Regno Unito dalla UE, così da poter avere ancora del tempo a disposizione che ci auguriamo possa essere utile per fare adottare alla Camera dei Comuni britannica la decisione che porti ad aprire il negoziato con l'Europa sul futuro delle relazioni commerciali". Il Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha commentato positivamente l'esito del Consiglio europeo, riunito ieri a Bruxelles, che ha deciso di prorogare al 31 ottobre la scadenza della Brexit.

"Naturalmente ci auguriamo che nel futuro siano salvaguardate le relazioni commerciali bilaterali - ha proseguito - per consolidare il flusso degli scambi nel settore agroalimentare e assicurare il rispetto degli standard di sicurezza e qualità che caratterizzano le produzioni europee".

Si diceva, la parola d'ordine purtroppo al momento è incertezza ma occorre uscire al più presto dalle sabbie mobili. "Un'uscita disordinata del Regno Unito dalla Ue, tra l'altro - ha aggiunto - unita ai possibili dazi annunciati da Trump, avrebbe un effetto devastante sull'agroalimentare italiano."

QUESTIONE DI SCAMBI - Confagricoltura, infine, ricorda che gli scambi commerciali bilaterali nel settore agroalimentare garantiscono un saldo attivo di 21 miliardi di euro a favore dell'Unione europea a 27 Stati membri."Si tratta - ha sottolineato Giansanti - di un saldo superiore a quello che si regista per l'interscambio con il resto del mondo".

UN TESORETTO DI OLTRE 3 MILIARDI - Le esportazioni annuali del 'Made in Italy' agroalimentare destinate al Regno Unito ammontano a 3, 4 miliardi di euro e circa il 30 per cento è rappresentato da prodotti a indicazione geografica e di qualità. Nel periodo 2001-2017 l'export di settore sul mercato britannico è aumentato complessivamente di oltre il 40 per cento.
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