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Potere d'acquisto recupera ma non torna su livelli pre-crisi

E' aumentato dello 0,9% lo scorso anno. Reddito disponibile più alto (+1,9%) si traduce in maggiori consumi (+1,6%) ma risparmio fatica

Economia, Macroeconomia
Potere d'acquisto recupera ma non torna su livelli pre-crisi
(Teleborsa) - Potere d'acquisto in recupero ma non ancora sui livelli pre-crisi per le famiglie italiane. Lo certifica l'Istat in un report dedicato alle famiglie ed alle PMI nel periodo compreso fra il 1995 ed il 2018.

Secondo l'Istituto statistico, il potere d'acquisto cioè il reddito disponibile in termini reali, è aumentato nel 2018 dello 0,9% nonostante la frenata degli ultimi due trimestri. Una performance che conferma il recupero in atto dal 2014. A partire dalla crisi del 2012, quando era diminuito del 5,3%, il potere d’acquisto cresce del 3,8% nell'arco del periodo fra le due crisi del 2009 e del 2012, non riuscendo tuttavia a recuperare i livelli pre-crisi.

Questa risalita del potere d’acquisto ha permesso una lenta ripresa dei consumi ma non un recupero della quota di risparmio che caratterizzava il loro comportamento prima della crisi iniziata nel 2008. Nel 2018 le famiglie hanno risparmiato l’8,1% del loro reddito disponibile, una quota leggermente più alta dell’anno precedente (7,8%). La loro spesa per consumi, in termini correnti, aumenta dell’1,6%, in decisa decelerazione rispetto al 2017 (+2,7%) e con una dinamica inferiore a quella del reddito disponibile (+1,9%). A favorire la crescita di quest’ultimo sono state le retribuzioni (+2,9% rispetto al 2017) e le prestazioni sociali ricevute (circa 7,9 miliardi in più dell’anno prima).

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