(Teleborsa) - Come previsto dalla Legge di bilancio 2019,
a decorrere dal 1° gennaio 2019 (data di entrata in vigore della legge) e fino al 31 dicembre 2023, verranno effettuati i tagli delle pensioni di importo complessivamente superiore a 100.000 euro lordi l'anno. A comunicarlo è
l'Inps con la circolare 7 maggio 2019 n. 62 in cui l'Istituto fornisce le istruzioni applicative per la determinazione della riduzione e le relative istruzioni contabili.
I trattamenti pensionistici interessati saranno ridotti in base a
cinque aliquote percentuali per le quote eccedenti le soglie stabilite che vanno
dal 15 per cento per la quota di assegni tra 100.000 e 130 mila euro fino ad arrivare al 40 per cento per la quota eccedente oltre i 500 mila euro.Nel dettaglio verrà applicata un'aliquota di riduzione pari al
15 per cento per la parte eccedente
100mila euro fino a 130.000 euro; pari al
25 per cento per la parte eccedente
130mila euro fino a 200mila euro; pari al
30 per cento per la parte eccedente
200mila euro fino a 350mila euro; pari al
35 per cento per la parte eccedente
350mila euro fino a 500mila euro e pari al
40 per cento per la parte eccedente 500mila euro.Saranno escluse dai tagli le pensioni di invalidità, i trattamenti pensionistici di invalidità, i trattamenti pensionistici riconosciuti ai superstiti e a favore delle vittime del dovere o di azioni terroristiche. La riduzione riguarderà esclusivamente gli
importi calcolati con sistema retributivo o misto (salve quindi le pensioni totalmente calcolate con il contributivo).
Al momento del varo del cosiddetto prelievo di solidarietà
il Governo aveva detto di attendersi 415 milioni dal provvedimento.