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Pensioni d'oro, Inps: "Da giugno partono tagli sopra i 100mila euro"

Le cinque aliquote per le quote eccedenti le soglie stabilite vanno dal 15% (per assegni tra 100.000 e 130mila euro) fino ad arrivare al 40% (oltre i 500 mila euro)

Economia
Pensioni d'oro, Inps: "Da giugno partono tagli sopra i 100mila euro"
(Teleborsa) - Come previsto dalla Legge di bilancio 2019, a decorrere dal 1° gennaio 2019 (data di entrata in vigore della legge) e fino al 31 dicembre 2023, verranno effettuati i tagli delle pensioni di importo complessivamente superiore a 100.000 euro lordi l'anno. A comunicarlo è l'Inps con la circolare 7 maggio 2019 n. 62 in cui l'Istituto fornisce le istruzioni applicative per la determinazione della riduzione e le relative istruzioni contabili.



I trattamenti pensionistici interessati saranno ridotti in base a cinque aliquote percentuali per le quote eccedenti le soglie stabilite che vanno dal 15 per cento per la quota di assegni tra 100.000 e 130 mila euro fino ad arrivare al 40 per cento per la quota eccedente oltre i 500 mila euro.

Nel dettaglio verrà applicata un'aliquota di riduzione pari al 15 per cento per la parte eccedente 100mila euro fino a 130.000 euro; pari al 25 per cento per la parte eccedente 130mila euro fino a 200mila euro; pari al 30 per cento per la parte eccedente 200mila euro fino a 350mila euro; pari al 35 per cento per la parte eccedente 350mila euro fino a 500mila euro e pari al 40 per cento per la parte eccedente 500mila euro.

Saranno escluse dai tagli le pensioni di invalidità, i trattamenti pensionistici di invalidità, i trattamenti pensionistici riconosciuti ai superstiti e a favore delle vittime del dovere o di azioni terroristiche. La riduzione riguarderà esclusivamente gli importi calcolati con sistema retributivo o misto (salve quindi le pensioni totalmente calcolate con il contributivo).

Al momento del varo del cosiddetto prelievo di solidarietà il Governo aveva detto di attendersi 415 milioni dal provvedimento.




















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