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Jean Claude Trichet: Italia ci ha abituati a stare col fiato sospeso

"L'innaturale unione dei due partiti di Governo, comunque vada a finire, con le loro pulsioni anti-establishment", "merita un'attenta analisi all'estero", ha dichiarato l'ex presidente della BCE

Economia
Jean Claude Trichet: Italia ci ha abituati a stare col fiato sospeso
(Teleborsa) - Jean-Claude Trichet traccia il quadro politico-economico dell'Italia, affermando che il Belpaese "ci ha abituato a stare col fiato sospeso". Parlando del rallentamento economico, l'ex presidente della BCE dal 2003 al 2011 ha dichiarato in un'intervista a Repubblica che "l'Area Euro è due volte più dipendente dal commercio internazionale dell'America. La Germania è colpita duramente ma la situazione è altrettanto pericolosa per l'Italia che è un forte Paese manifatturiero. E per il vostro Paese c'è anche la sfida di dover convincere ogni giorno gli investitori della propria affidabilità", specificando che si tratta di una "sfida non priva di rischi".

"L'Italia, ottava potenza mondiale, per tutte le altre economie industriali è una sorta di esperimento da laboratorio", con "l'innaturale unione dei due partiti di governo, comunque vada a finire, con le loro pulsioni anti-establishment" che "merita un'attenta analisi all'estero".

Alla domanda se riscriverebbe oggi la lettera inviata all'Italia otto anni fa Trichet risponde: "Fortunatamente ne' l'Italia ne' la Spagna sono oggi in situazioni altrettanto drammatiche. In ogni caso, non ho più il mandato: ma l'urgenza di riforme strutturali rimane valida per tutti i Paesi".
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