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ENEA avanti su progetto DTT per fusione nucleare. Maxi finanziamento dalla BEI

La Banca Europea per gli investimenti contribuirà al progetto di creazione di un polo scientifico alle porte di Roma con 250 milioni di euro, il più grande finanziamento mai concesso ad un singolo progetto

Economia, Energia, Scienza e tecnologia
ENEA avanti su progetto DTT per fusione nucleare. Maxi finanziamento dalla BEI
(Teleborsa) - Importante passo avanti per il progetto DTT di ENEA, che sigla un accordo di finanziamento con la BEI per la realizzazione di un grande polo scientifico e tecnologico a Frascati alle porte di Roma. L'obiettivo è quello di centrare il target di produrre energia sicura e pulita entro il 2050, grazie alla ricerca sulla fusione nucleare.

Il DTT, acronimo di Divertor Tokamak Test (divertitore), ha ottenuto un maxi finanziamento dalla BEI di 250 milioni, il più grande mai concesso dall'organismo europeo per un progetto di ricerca, erogato nell'ambito del Piano Juncker della Commissione Europea, con la garanzia del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS, pilastro del Piano Juncker). L'investimento complessivo è di circa 500 milioni di euro e vi contribuiranno anche EUROfusion, il programma dell’Unione europea per la produzione di energia nucleare pulita e sicura lanciato nel 2014, con un finanziamento di 60 milioni a valere sui fondi Horizon 2020. Sostenitori del DTT anche il Ministero dell’Istruzione, dell'Università e della ricerca scientifica (MIUR) con 40 milioni, il Ministero dello sviluppo economico (MiSE) con 40 milioni, la Regione Lazio con 25 milioni ed anche la Repubblica Popolare Cinese con un piccolo stanziamento.

L’intero progetto è stato presentato a Roma dal Presidente dell’ENEA Federico Testa, dal Vicepresidente della BEI Dario Scannapieco, dal Vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori, alla presenza del Presidente di EUROfusion, Ambrogio Fasoli e della responsabile Unità Ricerca Euratom della Commissione Ue Elena Righi Steele.

Il progetto DTT nascerà a Frascati (Roma) su una superficie di 20 mila metri quadrati e rappresenta un "anello" di collegamento con i grandi progetti internazionali sulla fusione nucleare, come ITER. La realizzaizone del polo tecnologico-scientifico porterà alla creazione a regime di ben 1500 posti di lavoro (500 fra scienziati e tecnici diretti), con ricadute positive sull'economia per 2 miliardi di euro circa (in termini di PIL). Inoltre, grazie alla collaborazione con università e centri di ricerca italiani ed europei si formeranno nuove generazioni di scienziati e ricercatori provenienti da tutti i continenti.



Un progetto che conferma la leadership italiana nella ricerca

Il DTT "è un progetto di frontiera che mette insieme grande ricerca, innovazione tecnologica, sviluppo e competitività industriale, con ricadute stimate in oltre due miliardi solo dal punto di vista economico". Lo ha sottolineato il Presidente di ENEA Federico Testa, ribadendo che si tratta di un progetto che "conferma la forte leadership dell’Italia" e fa perno su "una comunità scientifica di eccellenza che ha saputo coinvolgere le industrie più avanzate per creare una filiera di grande rilievo".

"Già oggi le imprese italiane hanno vinto oltre 1,2 miliardi di euro di contratti in questo campo", ha spiegato il Presidente dell’ENEA. In ITER, ad esempio, sono coinvolte molte industrie, fra cui Ansaldo Nucleare, società del Gruppo Malacalza (per il superconduttore) e molte altre grandi aziende.

Teleborsa ha chiesto al Presidente Testa quali saranno le ricadute del progetto. "Il progetto avrà ricadute importanti sul territorio perché questo tipo di progetti di solito hanno un fattore 4 di moltiplicazione rispetto all'investimento. Quindi si pensa che rispetto al territorio ci possa essere una ricaduta nel medio lungo periodo di all'incirca di 2 miliardi di euro". E ancora, Testa ha parlato di "ricadute dal punto di vista di creazione di indotto e quindi di occupazione".

Il Vicepresidente della BEI, Dario Scannapieco, ha citato il programma "green" di Ursula von der Leyen, futura Presidente della Commissione europa, presentato a luglio, ed ha sottolineato l'importanza di questo progetto per sviluppo e competitività dell'UE, oltre che per le ricadute positive su energia ed ambiente. "Il progetto ENEA ha due aspetti fondamentali per l’Europa: innovazione e lotta al cambiamento climatico. Sono entrambi campi in cui dobbiamo fare di più se vogliamo guardare al futuro del nostro pianeta con speranza e ottimismo, concentrandoci responsabilmente sul lungo periodo senza l’ansia del brevissimo termine che troppo spesso condiziona le scelte sull'allocazione delle risorse finanziarie".

"Sono orgoglioso che la BEI sostenga per una quota imporrante la realizzazione dei nuovi laboratori di Frascati”, ha aggiunto Scannapieco, ricordando i numerosi campi in cui la BEI interviene finanziando progetti di grande importanza.

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